Centinaia di persone in strada per la scossa di terremoto che all’alba delle 3.36 ha sconvolto il Reatino distruggendo i paesi di Accumoli e Amatrice. La scossa di magnitudo 6.0 alle 3.36 è stata seguita da un’altra di più lieve entità un’ora dopo circa e poi un altra ancora più tardi. Anche in questo caso a Roma e nei paesi dell’hinterland della capitale sono scesi in strada.
Nel frattempo Fs ha fatto sapere che le linee ferroviarie Roma-Avezzano e Orte-Foligno sono state riattivate. Regolare il traffico sull’alta velocità.
“Abbiamo sentito fortissimo una scossa che è anche durata a lungo e siamo scesi” racconta Romano Borrelli, docente a Torino del Miur, a Roma per uno studio sul Caravaggio, che stanotte si trovava vicino alla stazione Termini, in via Marsala. “Mi sono ritrovato con i vicini, non ci conoscevano, c’era anche
una famiglia di Milano, siamo stati lì per farci coraggio, per sentirci meno soli, per esorcizzare la paura. la prima scossa è durata veramente a lungo. Tra la prima e la seconda scossa ho provato a tornare su, ma poi è successo di nuovo e sono tornato in strada immediatamente. Sono rimasto scioccato: e ho cambiato il biglietto del treno, torno a Torino, ne ho sentiti di terremoti, ma questo mi ha lasciato molto male: perché di scosse ce ne sono state tante”.