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Rivian, valutazioni alle stelle: le auto elettriche da record

Dic 8, 2021

Dal 10 novembre scorso, data che ne ha segnato l’ingresso a Wall Street nella lista Nasdaq, per Rivian è arrivata l’ora di celebrare un decennio da record. Nata dodici anni fa, la startup fondata da Robert J. Scaringe ha saputo conquistare anno dopo anno una fetta importante del mercato, portando numerosi investitori di rilievo a scommettere sull’azienda.

L’ingresso in borsa, dopo l’uscita del SUV super potente Rivian R1T, è avvenuta in punta di piedi e con un’offerta iniziale di appena 78 dollari. Ma in poco tempo l’azienda statunitense ha visto balzare la quotazione a 106 dollari fino ad arrivare ad offerte da 153 milioni di azioni in borsa che hanno portato nelle tasche del AD Scaringe circa 11,9 miliardi di dollari. Un grande traguardo per la startup, che al suo debutto nei mercati conta ad ora pochissime vetture prodotte.

Alla base del successo di Rivian, che da poco ha annunciato importanti novità sulla tecnologia delle batterie, c’è la visione del fondatore Scaringe di aggiungersi alle offerte nel mercato delle auto elettriche in un periodo in cui la domanda si fa sempre più crescente. Nel 2009, anno di nascita dell’azienda, l’obiettivo era quello di puntare tutto sulla progettazione di fuoristrada sostenibili e, anche grazie a investitori di successo come Amazon, i primi SUV e pick-up elettrici hanno avuto enorme successo.

Mentre Rivian entra in borsa, dall’altro lato Tesla cala di circa l’1,9%, come se l’ingresso di una avesse indebolito in maniera consistente l’altra. Che la startup possa trasformarsi presto da una piccola azienda con poche centinaia di dipendenti ad azienda con migliaia di lavoratori e diverse sedi sul suolo americano è l’obiettivo non dichiarato da parte di Scaringe, ma quanto sta succedendo in queste settimane potrebbe regalare di certo un futuro roseo.

La ricapitalizzazione è stata chiusa con 146 miliardi di dollari all’attivo, con un posizionamento di tutto rispetto all’interno del mercato automobilistico. Davanti a Rivian c’è infatti il “mostro sacro” Tesla di Musk con oltre un trilione a disposizione, mentre il secondo gradino del podio è di poco distante con i 250 miliardi di Toyota.

Oltre agli investimenti di Bezos e Amazon, che oggi detiene il 20% del capitale dell’azienda, Rivian ha poi potuto contare su un momento positivo per il mercato delle auto elettriche, con gli incentivi verso le tecnologie sostenibili che si moltiplicano e un mercato che risponde affermandosi sempre più.

L’esplosione in borsa lascia Scaringe e i suoi col sorriso, ma in tanti vedono il futuro della società avvolta nel mistero. All’azienda l’arduo compito di confermarsi e stupire i detrattori che storcono il naso

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