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I carabinieri: “Al momento non rischia alcuna denuncia per quello che è successo”. La sua auto era stata trovata bruciata
05 marzo 2017
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Sara Capoferri nel pomeriggio di ieri era stata vista prima in un bar e poi in un’auto in un campo dove è stata bloccata. Immediatamente ha spiegato agli uomini dell’arma di aver fatto tutto da sola. Già nel 2011 era scappata di casa, ma era stata ritrovata 48 ore dopo. La donna, dopo essere stata prelevata a Rezzato, è stata portata in caserma dei carabinieri a Chiari, nell’ovest bresciano, per essere interrogata e fare luce su tanti aspetti ancora poco chiari della sua fuga, a partire dai motivi che l’hanno spinta ad abbandonare l’auto.
La 37enne è apparsa in buone condizioni fisiche e la prima persona della famiglia che ha incontrato è stato la sorella maggiore di
otto anni più anziana con la quale è arrivata dai carabinieri. “Confermiamo che è stata una fuga volontaria – ha detto il comandante della compagnia dei carabinieri di Chiari, il capitano Stefano Giovino, al termine dell’interrogatorio – la donna ha spiegato che aveva bisogno di qualche giorno per sé. La cosa più importante è che Sara stia bene. Al momento non rischia alcuna denuncia per quello che è successo”.Service Unavailable
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05 marzo 2017 – Aggiornato alle 10.05