In silenzio colpiremo la coscienza l dove tutto ebbe inizio. Sconfiggeremo la leggerezza e l’incompetenza in silenzio e urleremo il nostro dolore e la nostra rabbia nel silenzio assordante dell’indifferenza. Tre mesi dopo la tragedia di Rigopiano – dove una valanga il 18 gennaio ha spazzato via il resort di lusso uccidendo 29 persone fra ospiti e dipendenti – i familiari e gli amici delle vittime hanno organizzato un flash mob a Pescara, in piazza del Salotto e preparato un video per l’evento. Un enorme girotondo al termine di un corteo, dopo aver attraversato corso Umberto. Tutti i partecipanti portavano una fascia bianca al braccio, simbolo di lutto, ma anche di speranza di ottenere giustizia e verit.
Aiutateci a combattere perch non accada pi
Alle 16.53, ora del disastro, una tromba ha suonato il silenzio. Poi tanti bambini con le magliette bianche hanno scritto con i gessetti, all’interno di un gigantesco cerchio, tutti i nomi delle vittime di Rigopiano. Aiutateci a combattere perch non accada pi, ha scritto il Comitati familiari delle vittime, nel video diffuso sui social.
Tanda: Non la neve, la mano dell’uomo a essere colpevole
“Rigopiano in attesa del fiore” stata una manifestazione pacifica e silenziosa del dolore di chi ha perso un figlio, una madre, un padre, un marito o una sorella o un amico.
Noi siamo presenti in questo terzo anniversario della morte dei nostri cari – spiega Gianluca Tanda, presidente dell’associazione che riunisce familiari e amici delle vittime della tragedia di Rigopiano – con un cerchio della vita. La valanga bianca saranno i nostri bambini che correranno verso il centro della vita. Per ricordare, spiega Tanda, che la neve e la montagna non c’entrano niente con questa tragedia, ma la mano dell’uomo a essere colpevole.
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