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Relazioni tecniche sui viadotti «addolcite»: nuova inchiesta su Autostrade

Gen 31, 2019

L’ipotesi che le relazioni tecniche fossero studiate a tavolino per celare lo stato disastrato dei viadotti ha portato la Procura della Repubblica di Genova a istruire un nuovo fascicolo su Autostrade per l’Italia e sulla controllata Spea Engineering, che si occupa di compiere le verifiche tecniche. L’accusa di concorso in falsit ideologica e nel registro degli indagati sono finiti una dozzina di dirigenti delle due societ, tra i quali spiccano Gianni Marrone, direttore del VII-VIII Tronco di Aspi e il manager di Spea Massimo Giacobbi, gi indagato nell’inchiesta sul tragico crollo del ponte Morandi, 43 morti lo scorso 14 agosto.

Inchiesta per falsit ideologica

L’inchiesta del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi e dell’aggiunto Paolo D’Ovidio, che indagano su cinque viadotti: il Gargassa e il Pecetti sull’A26 (Liguria), il Moro sull’A14 (Abruzzo), il Paolillo sull’A16 (tra la Puglia e la Campania) e il Sei Luci, che si collegava al Morandi. Secondo gli investigatori del primo gruppo della Guardia di finanza di Genova, al comando del colonnello Ivan Bixio, ci sarebbe stato un presunto trend teso ad addolcire le relazioni tecniche sullo stato dei cinque viadotti (su un totale di 1.943 gestiti da Autostrade per l’Italia). Un presunto sistema, dunque, che avrebbe avuto lo scopo di ammorbidire determinati termini, cos da rinviare o annullare gli interventi di ripristino o restauro. La tecnica – l’ipotesi preliminare degli investigatori – sarebbe stata utilizzata anche nella gestione e manutenzione del ponte Morandi. Stando ai verbali di alcuni ingegneri di Spea, infatti, le relazioni talvolta erano state cambiate dopo le riunioni con il supervisore Maurizio Ceneri (ingegnere di Spea, ndr) mentre in altri casi era stato Ceneri stesso a modificarli senza consultarsi con gli altri.

Spea: I cinque viadotti sono sicuri

In merito ai 5 viadotti, su un totale di 1943, gestiti da Autostrade per l’Italia, che sarebbero considerati “a rischio”, le competenti Direzioni di Tronco della societ ribadiscono che non esiste alcun rischio per la sicurezza. Gi lo scorso 4 dicembre, la societ ha inviato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti un report sui viadotti in questione – Gargassa, Pecetti (A26), Moro (A14), Paolillo (A16), Sarno (A30) – contenente il dettaglio degli interventi manutentivi gi realizzati o in corso, nonch delle verifiche effettuate. In nessun caso stato riscontrato alcun problema riguardante la sicurezza di tali opere che, peraltro, sono state oggetto di verifica anche da parte dei competenti uffici ispettivi del Ministero. Per quanto riguarda invece il viadotto Sei Luci, la Direzione di Tronco di Genova conferma di aver eseguito in 4 giorni (23-27 dicembre 2018) un intervento di ripristino locale del calcestruzzo copriferro, che non comportava alcuna influenza sotto il profilo statico. Anche questo intervento stato formalmente comunicato a tutte le autorit competenti. quindi del tutto destituita di fondamento qualsiasi informazione che consideri tali viadotti a rischio.

I vari lavori sui viadottisotto indagine

Ma andiamo per gradi, analizzando la condizione dei cinque viadotti sotto indagine.

Paolillo – Il difetto era localizzato su una porzione limitata della trave di bordo destro sottostante la corsia di emergenza. All’epoca dell’ispezione del Mit (22 novembre 2018) era gi presente un cantiere con l’esclusione della corsia di emergenza installato per l’imminente avvio dei lavori, la cui progettazione era stata affidata un mese prima. In data 7 dicembre la Direzione di Tronco ha consegnato al Mit una verifica di sicurezza sviluppata con modalit disposte dallo stesso, che avrebbe confermato l’idoneit delle limitazioni di cantiere gi a suo tempo adottate.

Moro – in corso un intervento di manutenzione programmato in due fasi, di cui una sugli impalcati di 13 campate (su 25) e la seconda per la restante parte dell’opera. L’importo complessivo di circa 13 milioni di euro. All’epoca dell’ispezione Mit (inizio novembre 2018), era gi presente un cantiere funzionale all’esecuzione dei lavori sui difetti oggetto di verifica, che garantiva la piena sicurezza dell’opera, della circolazione e degli addetti alla esecuzione dei lavori. A fine novembre 2018 la Direzione di Tronco ha consegnato al Mit una verifica di sicurezza sviluppata con modalit disposte dallo stesso, che avrebbe confermato l’idoneit delle limitazioni di cantiere gi a suo tempo adottate.

Pecetti – Alla data dell’ispezione Mit (seconda met novembre) era gi presente un cantiere con l’esclusione della corsia di marcia per lavori in corso dall’11 ottobre sui difetti oggetto di verifica. Nel successivo sopralluogo del 30 novembre il Mit avrebbe preso atto dello stato dei lavori in corso sulla trave, riscontrando, sulle altre parti dell’opera, l’assenza di difettosit rilevanti.

Gargassa – Nel corso delle ispezioni Mit del 19 e 30 novembre 2018, il ministero stesso prescriveva l’esecuzione di rimozione di alcune porzioni superficiali di calcestruzzo degradato, puntualmente eseguite. I difetti riscontrati sarebbero privi di qualsiasi influenza statica e di sicurezza. Sono attualmente in corso gli interventi di ripristino delle porzioni asportate.

Sei Luci – Si tratta di una piccola opera di svincolo tra l’A10 e l’A7 vicino al Morandi. La Direzione di Tronco di Genova conferma di aver eseguito dal 23 al 27 dicembre 2018 un intervento di ripristino del calcestruzzo copriferro che non comportava alcuna influenza sotto il profilo statico. Anche questo intervento stato formalmente comunicato a tutte le autorit competenti.

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