• 14 Maggio 2024 2:53

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Delitto di Erba, boom di polemiche sulla puntata revisionista delle Iene

Gen 30, 2019

ROMA. Forse non è andato granché bene come share (9,9%), lo show giudiziario delle “Iene” con riedizione revisionista del processo di Erba; ma in quanto a polemiche sta facendo il pienone. Il delitto ha avuto tre gradi di giudizio con altrettante condanne, ma a distanza di 13 anni si è guadagnato una puntata speciale di 50 minuti della trasmissione Mediaset con un titolo decisamente eloquente: “Rosa e Olindo: due innocenti all’ergastolo?”.

La lunga inchiesta firmata da Antonino Monteleone e Marco Occhipinti punta sul jolly del “supertestimone” Chemcoum Ben Brahim, sparito da anni in Tunisia. Uno spacciatore che raccontò già allora – e ha ripetuto alle Iene in trasferta, accompagnate da Azouz Marzouk che nel delitto perse la moglie Raffaella e il figlio – di aver visto quella sera un italiano uscire dalla casa della strage, davanti alla quale si trovava, e di averlo riconosciuto “al 90 per cento” in Pietro Castagna, fratello di Raffaella.

Anni dopo aver perso sorella, mamma e nipote per un delitto su cui la giustizia ha scritto la parola fine, Pietro si ritrova così in tv nel ruolo – affibbiatogli dalla trasmissione senza mai dirlo esplicitamente – di sospetto stragista di famiglia. Lo hanno pure fermato per strada, ma lui cortesemente ha rifiutato di concedere l’intervista scambiando però due chiacchiere con l’inviato delle Iene. Senza ovviamente sapere che era non solo microfonato, ma pure seguito discretamente da una telecamera.

E via con gli spezzoni dell’intervista in carcere a Olindo, una perla che già si era conquistata le sue belle polemiche. E via con l’expertise del giornalista Edoardo Montolli: su “L’enigma di Erba” ci ha scritto due libri, l’altro dei quali si intitola “Il grande abbaglio. Due innocenti verso l’ergastolo”. Nel luogo dove di solito si esercita la giustizia, il tribunale, ventisei giudici quel presunto enigma lo avrebbero pure risolto con solenni condanne, ma evidentemente non solo non hanno convinto Montolli ma neppure Antonino Monteleone: “Ventisei giudici possono essersi sbagliati”, dice il giornalista delle Iene, commentando la quinta puntata della saga revisionista.

L’ennesima performance delle Iene, intanto, si sta prendendo una vagonata di contestazioni social. Una per tutti: “Siete imbarazzanti, per non dire vergognosi. Pensavo che dopo Stamina aveste toccato il fondo – scrive Davide Boba Naldi – ma avete comprato una pala”.

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