Oltre che per le sue innovative meccaniche di gameplay, Red Dead Redemption 2 ha saputo impressionare positivamente anche grazie al suo comparto grafico e stile estetico.

Nel corso di una recente intervista, Rockstar Games ha parlato delle ispirazioni che hanno portato gli sviluppatori a realizzare gli scenari di gioco. Dal momento che le ambientazioni avavano bisogno di risultare dinamiche e costantemente in evoluzione, il team non ha ritenuto necessario basarsi su film o su altre forme d’arte, che a differenza dei videogiochi propongono un tipo di fruizione più passiva. I vari sistemi su cui si basa il mondo di gioco, come i punti di inquadratura, il meteo ed il ciclo giorno/notte, vanno a formarsi e ad incastrarsi a vicenda in modo autonomo, seguendo le azioni del protagonista e di tutti gli altri personaggi del titolo.

Tuttavia, in certi aspetti, Rockstar ha invece attinto a piene mani dalla pittura, come ha spiegato l’art director Aaron Garbut.

“Abbiamo guardato al mondo reale, ai posti su cui ci stavamo basando. Ciononostante, in certe aspetti come l’illuminazione ci sono state delle forti ispirazioni. Owen Shepherd, il nostro lighing director, ha studiato la pittura pastorale di Turner, Rembrandt, oltre ai pittori paesaggistici americani dell’800 come Albert Bierstadt, Frank Johnson, e Charles Russell”.

Red Dead Redemption 2 è disponibile da oggi per PlayStation 4 e Xbox One. Vi rimandiamo alla nostra Recensione per tutti i dettagli sul gioco.