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Record Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Nurburgring: l’intervista con Fabio Francia

Set 16, 2016

Il mondo dell’auto è ancora “scosso” dall’arrivo dell’Alfa Romeo Giulia. Nella versione Quadrifoglio, la berlina del Biscione è stata in grado di polverizzare i record di categoria sulla leggendaria Nurburgring Nordschleife, uno dei tracciati più duri al mondo utilizzato come serio ed implacabile circuito di prova.

Fabio Francia, pilota collaudatore FCA nonché figlio d’arte – Giorgio, suo padre, è un volto noto del motorsport ai livelli più elevati – è stato il pilota che ha avuto il compito – o, a seconda di come la si voglia leggere, il privilegio – di portarla in pista. La Giulia Quadrifoglio al Ring ha fermato il cronometro sul tempo di 7’32’’, un record di assoluto livello, abbassando di ben 7 secondi il tempo del 2015. Merito di questa performance è in parte attribuibile al cambio automatico con convertitore di coppia ad otto rapporti, vero fiore all’occhiello come lo stesso Francia ci ha confermato.

«Un margine di sicurezza si cerca sempre di tenerlo in questa pista. In alcuni punti ho forse esagerato un pochino, ma non posso affatto lamentarmi.» ci confessa Francia. Subito sfatato il mito delle gomme slick, che secondi le malelingue sarebbero state montate ad hoc. «Abbiamo montato le Pirelli di primo equipaggiamento, non abbiamo usato trucchi.»

Osservando e commentando in sua compagnia il video del record, ci siamo resi conto della bontà complessiva del mezzo. «La macchina è molto reattiva e molto stabile. Ho avuto piccoli sovrasterzi, ho provato a forzare un po’ ma sono riuscito a riprendere subito il controllo. Per sentirsi sicuri su una pista come il Ring, devi fidarti molto della macchina, e io mi fido ciecamente.»

«Il Nurburgring è la pista più difficile sulla quale abbia mai girato. Ad ogni passaggio impari sempre qualcosa, bisogna ricordarti dove sono le asperità e sapere come comportarti di conseguenza. Anche al Karussel la Giulia si è comportata bene. La Quadrifoglio non mi ha mai tradito, è sempre rimasta sincera e sai sempre come si comporta. Verso la fine del giro, un po’ in crisi è normale che vada.»

Una stoccata, infine, alle rivali sulla timetable dell’Alfa Giulia. «Avevamo gomme fantastiche, ma sviluppate per la strada, e verso la fine bisogna cercare di limitarsi. Nonostante questo, abbiamo girato più veloci di Koenigsegg, Ferrari e diretta concorrenza…»

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