Nell’immaginario comune spesso lo psicologo è associato all’immagine dello “strizzacervelli”, oppure alcuni ritengono che abbia degli strumenti in qualche modo magici con i quali modificare emozioni e/o eventi.
Lo psicologo, in realtà, è esperto di tutto ciò che è legato alla prevenzione e alla cura del disagio psichico ed emotivo. Con l’aiuto di strumenti quali il colloquio clinico, lo psicologo è colui che ascolta senza giudicare, che si cala nei panni dell’altro e che nell’interno della relazione che crea con la persona che si rivolge a lui, stimola alla riflessione e all’analisi delle emozioni, dei vissuti, delle difficoltà.
Il compito dello psicologo non è finalizzato alla risoluzione dei problemi, ma egli accompagna l’utente ad avere una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e delle decisioni da prendere.
Dove si trova lo psicologo?
Ogni ASL ha un centro di Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva (TSMREE), che si occupa della fascia 0-18 anni, e offre percorsi di sostegno ai ragazzi, di formazione e sostegno sulla contraccezione, interruzione volontaria di gravidanza, consulenza psico-sociale, sostegno alla genitorialità, sostegno psicologico alle coppie oltre alle diagnosi di patologie psichiatriche, neurologiche, neuropsicologiche, e psicologiche per i minori.
Destinatari di questi servizi possono essere giovani in difficoltà, adolescenti alle prime armi con la sfera sessuale e affettiva, donne in gravidanza, coppie con problemi e bambini appena nati che necessitino di cure particolari. I minori possono accedere al servizio anche non accompagnati.
Per chi ha più di 18 anni ci sono le stesse possibilità, ma cambia il centro di riferimento, un organo sempre presente nelle ASL e che si chiama Dipartimento di Salute Mentale (DSM). L’accesso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione attraverso un appuntamento telefonico al consultorio più vicino.
In molte scuole si trovano gli Sportelli di Ascolto Psicologico. Lo sportello è un primo spazio di accoglienza gratuita. Basta informarsi sui giorni in cui è presente il servizio a scuola e prendere un appuntamento. Lo spazio di ascolto è un luogo in cui non c’è giudizio, ma insieme allo psicologo vengono aperte possibilità di riflessione. Non è uno spazio psicoterapico, ma i colloqui sono tutelati dal segreto professionale e dalla legge sulla privacy. Qualora si necessiti di un intervento più approfondito, viene fatto un invio alle strutture pubbliche o invii privati per un percorso terapeutico mirato. Qualora lo sportello non sia inserito nel P.O.F., è necessario il consenso dei genitori.
Nel caso in cui qualcuno fosse interessato ad approfondire tematiche e difficoltà specifiche è possibile intraprendere una Psicoterapia.
Essa consiste in un percorso più profondo, che in genere richiede più tempo ed è a pagamento. In questo spazio si può lavorare sui sogni, sul simbolico, attraverso l’espressione del corpo o le arti grafiche, affinché la persona diventi consapevole delle proprie potenzialità, emotive e cognitive, e possa quindi superare i momenti di difficoltà.
“L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.”
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