dal nostro inviato Antonio Giordano
mercoledì 14 dicembre 2016 09:00
CASTEL VOLTURNO – Sì: e stavolta senza portarsi dentro più alcun dubbio, perché c’è un tempo per restare e un altro per partire. Sì: dopo aver galleggiato tra le nuvole, portandosi con sé le perplessità in ogni loro forma e consistenza. Sì: perché se certi treni passano per la seconda volta, è lecito, naturale, scontato e persino obbligatorio allungare il piedino e salirci su, destinazione Champions League. Sì: e ora Leonardo Pavoletti (28) lascerà che Genoa e Napoli procedano da sole in quell’universo tempestoso del mercato, avendo entrambe consapevolezza che c’è una volontà precisa e sarà dunque più semplice lasciar convergere le proprie esigenze e stringersi la mano. Si proceda…
VENGO – Ma è il sì che vale, che apre all’evoluzione della trattativa, che trascina nel meccanismo ora sempre meno complicato di un affare milionario: il corteggiamento più serrato, una manifestazione d’amorosi sensi da riservare alle star, ha aperto la breccia, ha spinto alla riflessione, ha costretto Pavoletti a ripensarci e stavolta, specchiandosi in quell’orizzonte in cui ci sono sogni che si potrebbero trasformare in realtà, è arrivata la fumata azzurra. Il centravanti, l’attaccante, «la punta vera, tradizionale» (De Laurentiis dixit) è quindi Leonardo Pavoletti (tre gol in campionato in questo scorcio di stagione lastricato di infortuni; quattordici nella stagione alle spalle; sette nella sua prima esperienza di serie A; venti con il Varese in B nel 2014): e stavolta, a differenza di quel rovente post-Higuain, quando staccarsi dal Genoa divenne un serio problema esistenziale, c’è il desiderio di rimettersi in gioco ad alti livelli e vedere anche un pochino l’effetto che fa.
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