• 19 Maggio 2024 16:02

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Oligarca russo bloccato in mare senza carburante

Mar 21, 2022

A Narvik, in Norvegia, c’è un’imbarcazione enorme e lussuosa ferma al porto: non ha la benzina per ripartire. Sembra una notizia incredibile, ma si tratta dello yacht di 68 metri di uno degli oligarchi russi. La gente del posto non ha nessuna intenzione di vendere il carburante all’uomo, che resta fermo nelle acque norvegesi.

La risposta dei cittadini attorno al porto? “Siamo pienamente consapevoli di ciò che sta accadendo in Ucraina. Perché dovremmo aiutarli? Possono remare fino a casa o alzare le vele”. La risposta del capitano dello yacht: “Il proprietario non è nell’elenco delle sanzioni e l’equipaggio non è russo, vogliamo solo andare a casa”. L’imbarcazione è di Vladimir Strzhalkovsky, ex agente del KGB e amico di Putin di lunga data.

Cos’è successo al porto

Quando il capitano dello yacht ha attraccato al porto norvegese e ha provato a fare rifornimento di benzina, gli abitanti del posto lo hanno rimandato indietro, rifiutando di vendergli il carburante. E così il Ragnar, la mega imbarcazione di lusso dell’oligarca, lunga ben 68 metri, è rimasta “a secco” e bloccata a Narvik, nella Norvegia settentrionale.

Rob Lankester è il capitano della nave, dichiara di essere un ex Royal Marine britannico e accusa le autorità norvegesi di discriminazione. Secondo quanto specificato dall’uomo, oltretutto, l’oligarca non è nell’elenco delle sanzioni e non è di nazionalità russa, come nemmeno i 15 uomini del suo equipaggio. Anche l’imbarcazione stessa non è russa, ma registrata a Malta. Il capitano si lamenta, loro vogliono “solo” poter rientrare a casa, ma al momento nessuno li ascolta e sono fermi, rimasti “a piedi”, col serbatoio vuoto. Lankester accusa la Norvegia, è stata pubblicata una denuncia scritta lo scorso 15 marzo alle autorità, in cui si leggeva: “Questo yacht e il suo ultimo proprietario effettivo non sono presenti nell’elenco delle sanzioni europee o britanniche, quindi riteniamo che la discriminazione nei nostri confronti sia estremamente ingiusta”. Ma i norvegesi dichiarano: “Non vogliamo contribuire all’economia russa”.

La Norvegia “contro” la Russia

Lo yacht per i norvegesi non è assolutamente il benvenuto. Sven Holmlund, direttore generale delle forniture petrolifere Holmlund a Narvik, ha dichiarato a NRK: “Il comportamento dei russi in Ucraina mi lascia senza parole. Perché dovremmo aiutarli? Possono remare a casa o alzare le vele”. Anche Halbakk Bunkers, fornitore di carburante lungo la costa norvegese, non vuole aiutare l’oligarca e il suo equipaggio: “Siamo pienamente consapevoli di ciò che sta accadendo in Ucraina, e abbiamo quindi deciso di dire no a tutte le barche russe, compresi i pescherecci da traino. Non vogliamo entrare in una situazione in cui stiamo contribuendo in alcun modo all’economia russa”.

Lo yacht è senza alcun dubbio una delle imbarcazioni più lussuose al mondo, di grandissime dimensioni e, secondo la stampa locale, salita a bordo, “trasuda artigianato esclusivo”. Ma su questo non avevamo alcun dubbio. È attrezzata anche per le esplorazioni polari, dotata di una particolare e unica tecnologia rompighiaccio. All’interno ci sono elicotteri, terrazze solarium, spa, palestra, piscina, moto d’acqua, motoslitte e attrezzature da snowboard e sci. Il valore dell’imbarcazione è di carica 69 milioni di euro. Come uscirà dal porto?

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