• 11 Ottobre 2024 18:24

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“Nove anni in un cantiere ma che felicità la nuova M4 di Milano”

Ott 11, 2024

AGI – Per nove anni, dall’alba della ‘blu’, l’ingegnera edile Laura Liberatore ha calcato il cantiere della linea 4 della metropolitana di Milano che domani inaugura con una festa tutte e 21 le fermate dopo le prime 8. E ne ha vissuto palpiti, imprevisti, ritardi, contestazioni, nella tratta Ovest, dalla fermata Coni Zugna al capolinea San Cristoforo.

 

“Ho 41 anni, sono nata a Parigi e cresciuta a Milano – si presenta all’AGI -. Ho lavorato prima per Expo e gli ultimi nove anni li ho passati nel cantiere della ‘blu’ da ispettrice della direzione dei lavori con due brevi interruzioni perché, nel frattempo, ho avuto due maternità ma mi sono fermata solo quattro mesi per una e sei per l’altra”. La costruzione ha coinvolto 17mila lavoratori e lavoratrici e 1800 aziende che in varie fasi hanno partecipato alla nascita dei 15 chilometri di linea che collega la parte est, il quartiere Forlanini e l’aeroporto di Linate, con la parte ovest, Quartiere Lorenteggio e stazione di San Cristoforo. A lei MM, la società del Comune di Milano che si occupa di far viaggiare i milanesi sottoterra, ha affidato – spiega – “il compito di controllare l’avanzamento dei lavori, la loro corrispondenza al progetto ed eventuali criticità, verificare i materiali”. Il che ha significato svegliarsi ogni mattina e andare a fare un sopralluogo sul cantiere, parlare coi tecnici di cantiere, con gli operai, confrontarsi coi cittadini a volte inferociti per i disagi. 

 

“E’ stato un lavoro molto complesso perché presupponeva molte fasi di realizzazione, tanti enti con cui interfacciarsi, difficoltà tecniche come quella di scoprire tubazioni e impiantistiche non tutte documentate in passato”. Tutto questo in una città che ribolle di fretta, con gli ‘umarell’, come i milanesi chiamano affettuosamente i pensionati che controllano, suggeriscono, fanno domande, in più o meno bonario agguato davanti ai cantieri.

 

Sicuramente abbiamo creato molti disagi alla viabilità e siamo stati anche bersaglio dei malumori dei cittadini – Liberatore adesso può lasciarsi andare e sorridere al ricordo -. Però abbiamo sempre cercato di ascoltare in ogni modo le lamentele, anche dei commercianti quando ci chiedevano di spostare un ‘passaggio’ o cambiare una recinzione per non oscurare le attività. Adesso credo siano soddisfatti sia i residenti, che potranno spostarsi con più facilità, sia i proprietari delle case, soprattutto quelle in periferia il cui valore è cresciuto. Dalle maledizioni speriamo di essere passati ai ringraziamenti”. 

 

La nuova metropolitana leggera, senza autista, avrà una capacità di 600 passeggeri per convoglio. Laura Liberatore ora è passata al ruolo di ‘responsabile qualità e ambiente della direzione lavori’ ma questa lunga avventura sui binari la racconterà un giorno. “La soddisfazione è grande, potrò spiegare ai miei figli di avere contribuito a qualcosa di tangibile che servirà alla pubblica utilità e sarà usata da migliaia di persone ogni giorno, migliorando la vita dei cittadini. E, da ingegnera donna, sono anche contenta che nel corso degli anni la presenza femminile sia cresciuta tantissimo all’interno di MM. In Expo all’inizio ero l’unica, poi, via via, se ne sono aggiunte tante. Un grande e positivo cambiamento”. 

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