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Nessuna traccia di metano su Marte, il ‘mistero’ s’infittisce

Lug 21, 2021

AGI – La ricerca su Marte denominata ExoMars Trace Gas Orbiter da parte dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) non ha dato esito e ha stabilito nuovi limiti sulle quantità di metano presenti assieme a etano, etilene e fosfina nell’atmosfera di Marte, i quattro cosiddetti gas “biomarker”, che sono potenziali segni di vita. I risultati sono stati pubblicati su tre articoli sulle riviste Astronomy & Astrophysics e ScienceDirect.

Il metano è un biomarcatore di interesse chiave, poiché gran parte di quello trovato sulla Terra è prodotto dagli esseri viventi o dall’attività geologica, e quindi lo stesso potrebbe essere vero anche per Marte. 

“Abbiamo usato il Trace Gas Orbiter (TGO) per affinare ancora di più il limite superiore per il metano su Marte, questa volta con una raccolta dei dati per più di 1,4 anni marziani – 2,7 anni terrestri”, spiega Franck Montmessin, del laboratorio LATMOS dell’Università di Versailles Saint Quentin en Yvelines, co-investigatore principale della Atmospheric Chemistry Suite (ACS) di Trace Gas Orbiter e autore principale di uno dei tre nuovi articoli sui biomarcatori marziani.

“Non abbiamo trovato alcun segno del gas, il che suggerisce – dice il ricercatore – che la quantità di metano su Marte è probabilmente persino inferiore a quanto suggeriscono le stime precedenti”. Il ‘mistero del metano’ su Marte prosegue da molti anni con risultati contraddittori provenienti da missioni tra cui la Mars Express dell’ESA ed il rover Curiosity della NASA, che catturano picchi sporadici e scoppi di gas nell’atmosfera di Marte, fluttuazioni sia in orbita che sulla superficie del pianeta, segni del gas che variano con le stagioni oppure non osservando affatto il metano.

Stime precedenti vanno da 0,2 fino a 30 parti per miliardo di volume (ppbv), indicando fino a 30 molecole di metano per miliardo di molecole. Per riferimento, il metano è presente nell’atmosfera terrestre a quasi 2000 ppbv. Gli scienziati hanno anche cercato segni di metano intorno alla zona di lavoro di Curiosity, il cratere Gale, e non hanno trovato nulla, nonostante il rover abbia segnalato la presenza di metano in quell’area.

“Curiosity misura proprio dalla superficie di Marte, mentre l’orbiter effettua misurazioni pochi chilometri sopra, quindi la differenza tra questi due risultati potrebbe essere spiegata da qualsiasi metano intrappolato nella bassa atmosfera o nelle immediate vicinanze del rover”, aggiunge Franck. “Non abbiamo trovato alcun segno di metano su Marte e abbiamo fissato un limite superiore di 0,06 ppbv, che concorda con i risultati iniziali di TGO utilizzando l’ACS “, afferma a sua volta l’autrice principale dello studio, Elise Wright Knutsen, precedentemente al Goddard Space Flight Center della NASA, negli Stati Uniti, e ora a LATMOS, Francia.

La ricerca della vita su Marte, o delle sue tracce persistenti, è un obiettivo centrale del programma ExoMars e la caccia ai biomarcatori in particolare è un obiettivo primario del Trace Gas Orbiter. Il prossimo rover ExoMars “Rosalind Franklin”, il cui lancio è previsto per il 2022, completerà la caccia di TGO ai biomarcatori scavando nella superficie marziana. I campioni sotterranei possono avere maggiori probabilità di trattenere i biomarcatori, poiché il materiale è schermato dal duro ambiente di radiazioni dello spazio.

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