Un altro tassello della repressione all’economia criminale in Lombardia andato a segno: gli uomini del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, agli ordini del colonnello Alessandro Barbera, stanno infatti sequestrando beni mobili, immobili, polizze assicurative, conti correnti e postali e societ ad alcuni imprenditori che operano nel nord Italia, ritenuti contigui alle cosche di ‘ndrangheta Aquino-Coluccio e Piromalli-Bellocco della provincia di Reggio Calabria. Il valore del sequestro si aggira sui 15 milioni.
Non solo sottrazione di patrimonio per. Perquisizioni sono in corso, oltre che in quella di Milano, anche nelle provincie di Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Bergamo, Bologna, Brescia e Mantova, nei confronti di un gruppo di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l’aggravante del metodo mafioso, operanti in diversi comuni della Calabria, Lombardia ed Emilia Romagna.
L’indagine, condotta sotto la direzione della Dda di Reggio Calabria, prende le mosse dall’attivit investigativa di disarticolazione del sodalizio criminale calabrese dedito al controllo di diverse attivit economiche fittiziamente intestate a soggetti compiacenti aggiudicandosi, anche con il ricorso di metodi mafiosi, appalti e/o sub-appalti per la realizzazione di opere importanti, tra cui alcuni padiglioni dell’Expo 2015.
Questa organizzazione criminale, attraverso “anonime societ del nord Italia” si occupata della realizzazione dei padiglioni della Cina e dell’Ecuador, delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base nella fiera Expo 2015, del subappalto per la societ Ferrovie del Nord, dell’ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo (Pavia).
L’operazione, convenzionalmente denominata “Rent”, ha interessato, per la specificit dell’organizzazione indagata, sia l’ambito nazionale che quello internazionale. Molti dei componenti sono gi stati destinatari del provvedimento restrittivo emesso dalla Dda di Milano nell’ambito dell’operazione “Underground” eseguita il 3 ottobre dalla Guardia di finanza di Milano.
Nel corso dell’attivit investigativa sono stati monitorati ulteriori lavori per la realizzazione di un complesso turistico-sportivo, in localit Arges Pitesti (Romania) e del resort Molivişu, per un valore complessivo di 80 milioni di cui 27 a carico dell’Unione Europea, nonch di un immobile in Marocco.
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