AGI – In molti si sono chiesti il perché di un tale coinvolgimento dell’imprenditore Elon Musk nella campagna elettorale di Donald Trum. L’uomo più ricco del pianeta è sceso in campo in modo sempre più massiccio con l’avvicinarsi alla data del voto e i risultati sono tangibili.
Il geniale fondatore di Tesla (ma proprietario anche di SpaceX, di X – ex Twitter – e di diverse altre società) non solo sarà il capo del “Dipartimento per l’efficienza governativa” (un ministero di nuova creazione) assieme all’uomo d’affari Vivek Ramaswamy ma ha visto anche aumentare notevolmente le sue fortune dopo il voto della scorsa settimana.
Le quotazioni di Tesla, unica società quotata di proprietà di Musk, è balzata in pochi giorni da 250 dollari ad azione a 360 dollari, un +45% poi ripiegato a quota 328 dollari ma che ha comunque permesso all’azienda si superare il trilione (mille miliardi) di dollari di capitalizzazione.
Dinamica simile a quella che ha interessato Dogecoin, criptovaluta da sempre cara all’imprenditore, balzata in pochi giorni del 180%, passando da 0,16 dollari a 0,44 (per poi ritracciare a 0,38 dollari).
Secondo i calcoli di Forbes il patrimonio netto di Musk è aumentato di circa 54 miliardi di dollari da martedì scorso, raggiungendo i 319 miliardi di dollari, confermandosi in testa nella classifica mondiale dei più ricchi del pianeta, ma ampliando il divario di circa 90 miliardi di dollari sul fondatore di Oracle Larry Ellison, la seconda persona più ricca al mondo.
Ma le fortune dell’imprenditore di Pretoria sembrano destinate a proseguire. Il rally di questi giorni è stato infatti accompagnato da una nota rialzista dell’analista di Wedbush Dan Ives, una delle voci più esplicite su Tesla, che ha alzato l’obiettivo di prezzo della sua azienda a 400 dollari, lasciando intendere che il titolo potrebbe apprezzarsi di un nuovo 20%.
L’impero economico di Musk, oltre a Tesla e X, comprende anche la società di esplorazione spaziale SpaceX, la startup di intelligenza artificiale xAI, la società di interfacce cervello-computer Neuralink e a società di costruzione di tunnel e infrastrutture The Boring Company.
L’imprenditore ha appoggiato pubblicamente Trump poche ore dopo l’attentato il 13 luglio e ha costantemente impegnato tempo e risorse per la sua rielezione. Ha contribuito con più di 100 milioni di dollari all’America Pac, un’associazione filo-repubblicana.