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Milano, un anno e mezzo a Lele Mora per i due milioni e 850mila prestati da Berlusconi

Ott 18, 2016

Lele Mora ha patteggiato una pena di un anno e mezzo per bancarotta in relazione al fallimento della sua Roma Production e alla nota vicenda del prestito da 2 milioni e 850 mila euro arrivato nel 2010 all’ex agente dei vip da parte di Giuseppe Spinelli, manager di fiducia di Silvio Berlusconi, e di cui l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, secondo l’accusa, avrebbe trattenuto una parte. Soldi che l’ex talent scout non avrebbe usato per salvare la sua società all’epoca sull’orlo del crac, la Lm Management.

Il patteggiamento, in continuazione con un’altra condanna, è stato ratificato dal gup Donatella Banci Buonamici su richiesta del difensore, l’avvocato Gianluca Maris, e del pm Eugenio Fusco. Mora nel novembre 2014 era già stato condannato a 6 anni e un mese, una pena che comprendeva con la continuazione sia l’accusa di induzione alla prostituzione nel processo Ruby bis che la bancarotta della Lm Management. Con il patteggiamento di oggi Mora può continuare a scontare (cumulo pene di quasi 8 anni) in affidamento in prova ai servizi sociali.

L’udienza preliminare per Emilio Fede, a sua volta imputato, è stata fissata per il 22 novembre: il gup Mariacarla Sacco dovrà decidere se mandarlo a processo, come chiesto dal pm Fusco. Il prestito dell’ex premier a Mora risale al 2010 e l’ipotesi d’accusa è che i soldi ricevuti dall’ex talent scout, prima messi sui conti della società e poi fatti uscire (da qui la bancarotta per distrazione di fondi), non siano stati affatto usati per coprire i buchi della Lm Management e che Fede ne abbia trattenuto per sé una parte. Gli inquirenti avevano rintracciato nel 2011 una scrittura privata a testimonianza di quel prestito che sarebbe stato versato in tre tranche all’allora agente dei vip: a gennaio, a marzo e a settembre del 2010. Due tranche, dunque, sarebbero arrivate prima della dichiarazione di fallimento della Lm Mangement del giugno del 2010 (la procedura era ‘in ballò da dicembre 2009).

L’ipotesi della Procura è che Fede, dopo aver partecipato al ‘pressing’ sull’ex Cavaliere per ottenere il denaro, si sia intascato parte di quel prestito prima della dichiarazione di fallimento (in un’intercettazione si parlava di 1,2 milioni di euro), consapevole dello stato di dissesto della Lm Management. Nel corso delle indagini, l’ex agente dei vip aveva riferito ai magistrati di aver dato al giornalista circa la metà del prestito,

mentre Fede aveva spiegato di aver preso solo 400mila euro, che era quanto Mora doveva restituirgli per un prestito intercorso tra i due.

Mora, scarcerato nel 2012 dopo l’arresto per bancarotta, è in affidamento in prova dal 2013 e con il patteggiamento può continuare a scontare in questo modo il cumulo pene.

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