Distinguere i profughi dai migranti economici, contrastare l’immigrazione clandestina, gestire il rimpatrio. Sono queste alcune delle operazioni principali che il capo della Polizia, Franco Gabrielli, indica in un’intervista alla Stampa, lamentando che l’Italia, come ha ricordato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, stata un po’ abbandonata dall’Europa, in cui sono prevalsi egoismi nazionali. E mentre oggi si registrano nuovi arrivi di migranti, resta alta la tensione a Ferrara, dove ieri i cittadini hanno alzato vere e proprie barricate in strada per impedire l’arrivo di un pulmann con 20 profughi. Mi vergogno di quello che successo a Ferrara – ha detto il capo dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone – credo si debbano vergognare quelle persone che hanno impedito la sistemazione di donne e bambini.
Gabrielli: nessun aumento di reati con immigrati
Sul fronte sicurezza, il capo della Polizia spiega che i numeri parlano chiaro: non c’ stato alcun incremento di reati rispetto all’aumento della presenza di immigrati. Dal 1 gennaio del 2014 ne sono sbarcati in Italia oltre 440mila, la maggior parte si poi diretta verso il Nord Europa ma molti sono rimasti nel nostro Paese.
Gabrielli sottolinea come sia inevitabile che, soprattutto nel contesto socio-economico attuale che vede il 40% della disoccupazione giovanile, gli extracomunitari rappresentino un problema. Di qui, l’esigenza di pensare a come impiegarli per favorire l’integrazione sociale, per evitare che possano verificarsi fenomeni di radicalizzazione, spesso anticamera del terrorismo.
Chi arriva da noi rispetti le regole
Sul caso delle cinque moschee abusive chiuse nei giorni scorsi a Roma, Gabrielli ha avvertito che il mondo islamico deve capire che al primo posto c’ il rispetto della legge, premessa essenziale per l’integrazione sociale e che quindi se una moschea non in regola per ragioni di igiene sanitarie o abusivismo edilizio, va chiusa. Nei cinque casi romani – ha aggiunto – non esistono pericoli legati allo jihadismo. In ogni caso, vale per i musulmani quello che vale per chiunque altro sia a conoscenza di un potenziale reato: l’autore va denunciato. Non basta essere contrari agli attentati terroristici, bisogna anche contrastarli pubblicamente.
Morcone: prefetture sotto pressione
Indubbiamente, c’ un momento di affaticamento e di impegno di tutte le strutture di accoglienza e le prefetture, in particolare, sono sotto pressione ha detto Morcone in un’intervista al Gr1 Rai, spiegando che nonostante questa pressione, l’accoglienza un nostro dovere. Questo un tema che ci impegna giorno e notte, ma fa parte dei nostri doveri. Noi eserciteremo fino in fondo la nostra responsabilita al riguardo, ha assicurato l’esponente del Viminale.
A Ferrara barricate contro i profughi
di ieri sera la notizia di decine di abitanti di Gorino Ferrarese (Ferrara) scesi in piazza per protestare contro la decisione del prefetto di Ferrara, Michele Tortora, di requisire l’ostello-bar ‘Amore-Natura’ per alloggiare 12 donne migranti con 8 bambini. I cittadini di Gorino hanno costruito barricate, con bancali di legno, per impedire il passaggio del pullman con a bordo i profughi.
In 520 in nave a Taranto, 21 iracheni rintracciati a Lecce
Ha attraccato al porto di Taranto una imbarcazione internazionale con a bordo 520 migranti, salvati nei giorni scorsi nel mar Mediterraneo. Tra di loro ci sono anche 120 minorenni dei quali 90 non accompagnati e diverse donne incinte. Al porto di Taranto gi pronta la macchina dei soccorsi predisposta dalla prefettura. I migranti verranno portati all’Hot spot, che ha una capienza massima di 400 persone, per cui dopo l’identificazione verranno quasi certamente smistati in altri centri di accoglienza. A Lecce, invece, i militari del Roan della Guardia di Finanza di Bari hanno sequestrato un veliero di circa dieci metri che ha condotto in Puglia 21 migranti iracheni. Sul veliero sono stati trovati otto immigrati, altri 13 sono stati rintracciati sulla costa subito dopo lo sbarco. Nel gruppo ci sono anche quattro minorenni e tre donne. I migranti sono stati condotti nel centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto per le
procedure di identificazione. Indagini sono in corso per identificare gli scafisti.
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