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Mattarella: foibe espressione degli orrori del Novecento

Feb 10, 2017

L’Europa della pace, della democrazia, della libert, del rispetto delle identit culturali, stata la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione. Parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio per il Giorno del Ricordo letto nell’Aula di Montecitorio. Un impegno che, a 70 anni dal Trattato di Pace che mise fine alla tragica guerra scatenata dal nazifascismo, non pu venire mai meno per abbattere per sempre il fanatismo, padre della barbarie e della crudelt che si nutrono dell’odio. Centinaia di ragazze e ragazzi delle scuole a riempire gli scranni della Camera. Nell’emiciclo i ministri Alfano, Finocchiaro e Lorenzin. E rappresentanti dell’esodo giuliano-dalmata, a cui la presidente Laura Boldrini a esprimere gratitudine. Il vostro ricordo il nostro ricordo. Il vostro dolore il nostro dolore. Avete sempre lanciato un messaggio di pace soffrendo la violenza e l’esodo.

Il Capo dello Stato: parte della nostra storia

Le cicatrici dei feroci crimini nella Seconda Guerra Mondiale, che nel dopoguerra si tradussero anche in una strage di italiani, e che si accompagnarono alle sofferenze di decine di migliaia di famiglie costrette ad

abbandonare case e lavoro nella zona di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate, costituiscono parte della nostra storia. L’Italia, con la sua accoglienza, ha testimoniato con forza ai propri concittadini, originari delle terre del “confine orientale” e vittime delle dure conseguenze del conflitto mondiale, la solidariet e la vicinanza alla tragedia che hanno subito.

Il Capo dello Stato rivolge il pensiero ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti di quegli anni, ai loro familiari. E rinnova i sentimenti di fratellanza della Repubblica. Reiterare la memoria di quei fatti, contribuire ad una lettura storica corretta e condivisa il contributo prezioso di tante associazioni degli esuli e delle comunit giuliano-dalmate e istriane, base di una autentica riconciliazione che allontani per sempre la sofferenza delle spaventose violenze del passato, delle criminali pulizie etniche, dei lutti indelebilmente impressi nelle nostre comunit.

Alcuni uomini intorno a una delle cosiddette ” foibe carsiche ” dove i partigiani di Tito hanno gettato centinaia di italiani tra il 1943 e il 1947 in un’ immagine d’ archivio fornita dall’ Istituto per la storia del movimento di liberazione. MONTENERO-ARCHIVIO / ANSA

Grasso: pagine tristi, no a strumentalizzazioni

Di pagine tristissime del nostro passato ancora dolorose parla il presidente del Senato Pietro Grasso ricordando i drammi degli esuli istriani e delle foibe. Bisogna approfondire per comprendere le dimensioni dell’orrore che tocc i nostri connazionali; bisogna soprattutto ricordare per dare dignit a chi fu vittima di quelle violenze. Per Grasso si tratta di un percorso lungo, che, nel tempo, ha dovuto fare i conti con reticenze ideologiche, rimozioni interessate e molte strumentalizzazioni. Per riconciliarci con le popolazioni di Slovenia e Croazia – aggiunge- fondamentale continuare a impegnarsi affinch emerga la verit: da un lato, per gli stati ex-jugoslavi, stato necessario riconoscere il calvario patito dagli italiani e le brutalit delle pi spietate fazioni titine nei loro confronti; noi, invece, dobbiamo continuare ad elaborare una severa riflessione sulle colpe del fascismo, sui crimini e sulle sofferenze inflitte alla minoranza slovena e croata negli anni bui della dittatura.

Premiate sei scuole per i progetti sulla memoria

Sei scuole sono state premiate a Montecitorio nelkl’ambito del concorso Nasce la Repubblica Italiana senza un confine. Primo premio alla Scuola secondaria di I grado “G.I. Ascoli” di Gorizia, grazie a Fuga di mezzanotte, storia di Evelina, e all’Istituto Statale Istruzione Superiore “Bernocchi” e all’Istituto Superiore “Carlo Dell’Acqua” di Legnano (Milano) con Il confine mutilato. Secondo premio per la Scuola primaria “L. Gabelli” di Porcia (Pordenone) con Sconfinando e per il Liceo scientifico statale “G.Galilei” di Catania con La macchina del tempo. Menzione speciale per la Scuola secondaria di I grado “G.Pascoli” di Polcenigo (Pordenone) con Sapete che…e perch stiamo arrivando? e per l’Istituto statale istruzione superiore “Da Vinci Carli de Sandrinelli” di Trieste con Il confine orientale.

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