Nelle scorse settimane AMD ha tratteggiato le fattezze delle CPU EPYC di seconda generazione (“Rome”), parlato dell’architettura Zen 2 e di come vuole avvalersi del processo produttivo a 7 nanometri, introducendo il concetto di chiplet. L’azienda statunitense ha anche confermato che tutto procede per il meglio per quanto riguarda la roadmap, con lo sviluppo dell’architettura Zen 3 a 7nm+ che fila liscio e l’avvio dei lavori su Zen 4 (ma sappiamo che sta pensando anche su Zen 5).
In attesa di toccare con mano i prodotti Zen 2 nel 2019, il CTO dell’azienda Mark Papermaster si è lasciato andare su EE Times a qualche commento sul processo produttivo a 7 nanometri “plus” (7nm+) che sarà alla base delle CPU del 2020 come EPYC “Milan”. È troppo presto per qualsivoglia discorso sulle prestazioni che assicureranno i prodotti Zen 3 rispetto alla generazione precedente, ma un qualche indizio sembra darlo proprio Papermaster.
In merito ai 7nm+, ha commentato: “TSMC potrebbe aver misurato un dispositivo basilare, come un oscillatore ad anello. Le nostre dichiarazioni riguardano invece il prodotto reale. La Legge di Moore sta rallentando, i processi produttivi sono più costosi e non stiamo assistendo all’aumento delle frequenze a cui siamo abituati. Guardando al futuro, il processo a 7nm+ che usa la litografia ultravioletta estrema (EUV) punterà principalmente sull’efficienza con alcune modeste opportunità di aumentare le prestazioni“.
Papermaster sembra quindi ridurre le attese sulla seconda generazione dei 7 nanometri di TSMC, ma ciò non significa che i prodotti Zen 3 non avranno un buon aumento delle prestazioni. Non conoscendone l’architettura è prematuro fare proiezioni, ma probabilmente non si tratterà di un enorme passo avanti, visto l’apporto minore da parte del processo produttivo. Per i 7nm+, TSMC si attende il 20% di densità di transistor in più e una riduzione dei consumi tra il 6% e il 12% con la stessa complessità e frequenza. Come affermato però dal dirigente AMD, non è detto che questi numeri si traducano pari – pari sui chip reali.