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Lo stallo europeo fa male alle Borse, Piazza Affari in calo. Risale lo spread

Mar 27, 2020

MILANO – Ore 12.35.Giornata in calo per le Borse europee. I listini scontano il mancato accordo tra i Paesi del Vecchio continente sulle misure straordinarie da mettere in campo per fronteggiare la crisi legata alla diffusione del coronavirus, con il “no” di un blocco di Paesi – Germania, Austria e Olanda in testa – all’accesso alle linee di credito del Mes senza le condizionalità che impongono rigide politiche di austerità e il rinvio di qualsiasi discussione sui coronabond, vero traguardo del nostro Paese.

Mentre cresce l’allarme nazionale e internazionale sulle possibili ricadute della pandemia, sia in termini economici che sanitari, Milano cede il 2,2%, Londra il 3,9%, Francoforte il 2,2% e Parigi il 3,3%. In ribasso intorno al -2% anche i future di Wall Street, nel giorno in cui è atteso l’ok della Camera al piano di aiuti da 2 mila miliardi di dollari che ha già ricevuto il via libera dal Senato. La Borsa americana è reduce un’ottima seduta durante al quale non ha guardato ai dati molto preoccupanti sui sussidi settimanali di disoccupazione, schizzati a quota 3 milioni, continuando invece a puntare la propria attenzione sul maxi piano di intervento.

Il nervosisimo di oggi si fa sentire anche sullo spread: con il differenziale Btp-Bund che a metà giornata risale oltre 170 punti dai 160 della chiusura di ieri, con il rendimento del titolo decennale all’1,3%. Intanto all’asta odierna, il Tesoro ha collocato 7 miliardi di Bot semestrali con il rendimento tornato positivo a 0,055%.

Segnali non incoraggianti arrivano anche dall’Istat, che registra a marzo un crollo della fiducia di famiglie e imprese.

Sulla sponda asiatica molto positiva Tokyo, con il Nikkei che ha chiuso a +3,88%. I titoli del comparto dell’elettronica, assicurativi e farmaceutici hanno messo a segno i rialzi maggiori anche se gli operatori si aspettano che le incertezze legate alla diffusione del virus manterranno alta la volatilità la prossima settimana.

In parziale recupero il petrolio, dopo il nuovo crollo di ieri. Il greggio Wti del Texas sale dell’1,95% a 23,04 dollari al barile mentre il Brent del Mare del Nord avanza dello 0,37% a 26,4 dollari.

Si fermano invece i rialzi dell‘oro. Il lingotto viene scambiato in mattinata a 1624 dollari, in calo dello 0,43%.

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