AGI – La pandemia fa volare i conti di Alphabet e Microsoft. Alphabet, la casa madre di Google, archivia i primi tre mesi dell’anno con vendite record di 55,3 miliardi di dollari, contro i 41,16 miliardi di un anno fa, sopra gli attesi 51,70 miliardi. L’utile per azione attesta a 26,29 dollari ad azione ben oltre i 15,82 dollari previsti dagli analisti. Il titolo dopo la chiusura di Wall Street vola a +5%. (Che ha terminato debole con DJ e S&P piatti, e il Nasdaq a -0,34%, in attesa delle ulteriori trimestrali di domani – su tutte Apple e Facebook – e della Federal Reserve).
L’utile trimestrale di Alphabet è aumentato del 162% a 17,9 miliardi (26,29 dollari per azione), battendo le stime di 15,88 dollari per azione. A fare da traino nelle vendite sono stati i ricavi pubblicitari di Google e di You Tube, saliti rispettivamente del 32% a 44,6 miliardi di dollari e del 49% a 6 miliardi di dollari.
La pandemia ha spinto più persone a rivolgersi ai motori di ricerca di Google e You Tube, per fare acquisti da casa. E questo a convinto le aziende a spostare la spesa pubblicitaria dalla stampa, dalla televisione e dalle promozioni nei negozi e Internet. Alphabet ha anche annunciato un buyback azionario da 50 miliardi di dollari.
“I ricavi totali di 55,3 miliardi di dollari nel primo trimestre riflettono un’elevata attività dei consumatori online e una crescita generalizzata dei ricavi degli inserzionisti”, ha commentato Ruth Porat, chief financial officer di Alphabet, riferendosi ai ricavi totali dell’azienda esclusi i costi di acquisizione del traffico. “Siamo molto soddisfatti dello slancio in corso in Google Cloud”, che ha registrato un incremento del 45,7% dei ricavi, in linea con le attese.
Risultati migliori del previsto anche per Microsoft nel terzo trimestre fiscale che si è chiuso lo scorso 31 marzo. I ricavi del colosso tecnologico sono saliti del 19% su base annua, a 41,71 miliardi di dollari contro 41,3 miliardi attesi dagli analisti secondo Refinitiv. Si tratta della crescita trimestrale dei ricavi più sostenuta dal 2018. A trainare i ricavi le vendite di pc e dei servizi cloud, in forte richiesta per il lavoro in remoto e la didattica a distanza imposti dalla pandemia.
Microsoft annuncia ricavi in crescita del 23% a 15,1 miliardi per la sua divisione “Intelligent Cloud”. I ricavi di Azure sono saliti del 46% (a cambi invariati) nel trimestre mentre i ricavi del segmento personal computing, che comprendono Windoes a Xbox, sono saliti del 19% a 13 miliardi. L’utile per azione è risultato di 1,95 dollari contro 1,78 dollari attesi dal mercato.