• 16 Maggio 2024 12:00

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La Juventus vince anche al femminile, è scudetto nello spareggio con il Brescia

Mag 21, 2018

La Juventus è padrona del calcio italiano anche nella versione femminile. E’ stata infatti la squadra bianconera a conquistare lo scudetto del 2018 battendo 5-4 ai rigori il Brescia nello spareggio tricolore del campionato donne giocato ieri contro il Brescia, squadra che ora potrebbe scomparire trasformandosi nella versione ‘rosa’ del Milan, intenzionato a rilevare il titolo sportivo delle corregionali in modo da avere la sua squadra femminile.

La Juventus vince anche al femminile, è scudetto nello spareggio con il Brescia

La locandina sulla pagina Facebook della Juve per celebrare la vittoria delle ragazze

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Juventus Women campione d’Italia, dunque, al primo tentativo assoluto: è stata questa la prima stagione a livello di prima squadra, un progetto da subito vincente chiamato a fare da traino a tutto il calcio femminile. Intanto lo spettacolo visto in campo e sugli spalti al ‘Piola’ di Novara è lo spot migliore possibile per il movimento. Le ragazze di Rita Guarino hanno bissato la vittoria della squadra maschile: contro le “leonesse” bresciane, nel match al quale hanno assistito tremila spettatori, non sono bastati i tempi regolamentari e poi i supplementari a schiodare lo 0-0 iniziale, con la Juve sostanzialmente padrona del campo contro un Brescia sempre attento a non concedere spazi e la traversa a salvare le lombarde sul tiro a botta sicura di Bonansea al 66′.

Quindi ci sono voluti i rigori per assegnare il titolo, quasi a sancire ulteriormente l’equilibrio tra le due squadre che ha caratterizzato il campionato. Ecco quindi questa ‘bella’ sul campo neutro del Piola di Novara dopo lo spostamento di giorno e di sede richiesto dalla Juventus stessa. A condannare il Brescia è stato l’errore di Di Criscio dal dischetto.

Fin dall’inizio è la Juve a condurre le danze, ma solo Bonansea riesce a creare grattacapi a una difesa del Brescia molto attenta. Il Brescia prova qualche tentativo di rimessa ma si tratta di azioni di alleggerimento.

Nella ripresa la pressione bianconera si accentua e la solita Bonansea va vicina al gol colpendo la traversa e poi provocando una mischia con la palla che danza a un metro dalla porta prima di essere rinviata. L’episodio-chiave al 22′ della ripresa: Bonansea viene stesa al limite, per l’arbitro è rigore ma poi torna sui suoi passi e fischia un fuorigioco dell’attaccante bianconera. Così si va ai supplementari e poi ai rigori dove la Juve si aggiudica ll scudetto.

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