venerdì 4 maggio 2018 10:18

ROMA – […] La finale di Kiev potrà incidere nella corsa al più grande trofeo individuale per i calciatori. Per Messi c’è una sola possibilità: trasformare il prossimo Mondiale nel suo Mondiale. Ma se è vero che l’Argentina parte fra le favorite, è vero pure che il Portogallo di Cristiano arriva in Russia mostrando il suo fresco titolo europeo, mentre l’Egitto di Momo porterà con sé la spinta e l’energia di una grande parte dell’Africa. Se l’Argentina non arriva in semifinale è una delusione, se non arriva ai quarti un fallimento; al contrario, se il Portogallo arriva ai quarti è un successo e se l’Egitto si qualifica per gli ottavi, altrettanto. Ecco perché la finale di Champions avrà riflessi nel duello Ronaldo-Salah per il Pallone d’Oro.

UGUALI…- Li accomuna il potere tecnico con cui condizionano le rispettive squadre. Se hai Salah in attacco, non puoi giocare che in un modo, cercando lo spazio per lanciarlo, spazio in cui faccia risaltare la sua velocità e la sua tecnica, o meglio, la tecnica abbinata alla velocità. Di Cristiano si può dire quasi la stessa cosa: quando in squadra gioca uno come lui, uno che vede e sente la porta come nessun altro al mondo (Messi escluso), deve metterlo nelle condizioni ideali per arrivare alla conclusione. Il Liverpool deve giocare per Salah, come il Real per Ronaldo, perché sono comunque loro i giocatori che determinano.

…E DIVERSI – Ronaldo è ai livelli più alti da quando ha indossato la maglia del Manchester United. Nel 2007, quando aveva 22 anni, è arrivato secondo nella classifica del Pallone d’Oro alle spalle di Kakà e da allora solo una volta è sceso dal podio. Il tragitto di Salah è diverso. Il Chelsea lo prese perché era una bella promessa, a Firenze ha incantato, a Roma lo stesso, ma la vera esplosione, la conquista di una dimensione da numero 1, è arrivata solo quest’anno, col Liverpool. A 25 anni punta alla Champions e poi al Pallone d’Oro. Se fino a qualche tempo fa si pensava che l’erede della coppia Ronaldo-Messi potesse uscire dalla coppia Dybala-Neymar, adesso c’è un altro posto da aggiungere alla tavola dei grandi.