• 4 Maggio 2024 8:53

Corriere NET

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Italia d’oro ai mondiali di nuoto con Paltrinieri, 4×100 e sincro

Giu 25, 2022

AGI – Nove medaglie dal nuoto in vasca, cinque dal sincronizzato. È grand’Italia nel primo segmento del programma dei Campionati mondiali di nuoto di Budapest. Il 25 giugno del 2022 per il nuoto italiano resterà un giorno indimenticabile.

Imprese storiche, a tratti leggendarie, quelle di Gregorio Paltrinieri risorto con una fantastica prestazione con tanto di primato europeo nei 1500 stile libero dopo la debacle negli 800, dei superlativi i ragazzi della 4×100 mista andati a cogliere un oro iridato che non t’aspetti lasciando di stucco Us Boys e britannici.

Storici sono stati Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero che hanno vinto un oro mai vinto in precedenza, quello nel libero del duo misto del sincronizzato.

Eccellenti anche Benedetta Pilato, argento nei 50 rana, e Thomas Ceccon che nei 100 dorso è giunto quarto, quindi promosso a bronzo, e dopo la cerimonia di premiazione nuovamente sceso ai piedi del podio perché la Fina ha accolto il ricorso degli Stati Uniti dopo la squalifica del vincitore Justin Ress.

Super Benny è d’argento nei 50 metri rana

@DBM_Media #FINABudapest2022 #Azzurri #worldchampionships pic.twitter.com/HSO2ikVwwe

— Federnuoto (@FINOfficial_)
June 25, 2022

Per l’Italia del nuoto alla Duna Arena della capitale ungherese il miglior bottino ad un Mondiale con ben 9 medaglie, 5 di esse d’oro, 2 d’argento e altrettanto di bronzo. Davanti all’Italnuoto solo gli Stati Uniti con 45 podi (17 ori) e l’Australia con 17 (6 ori).

Straordinaria impresa, quasi dal sapore della leggenda, per Gregorio Paltrinieri. SuperGreg è tornato il ‘Re’ dei 1500 sl, la gara più lunga del nuoto in vasca che l’aveva visto campione olimpico a Rio nel 2016 e due volte oro iridato (Kazan 2015 e Budapest 2017).

Paltrinieri è stato autore di una gara da incorniciare, perfetta e favolosa sotto l’aspetto tattico sin dall’uscita dal blocchetto di partenza. Impegnato in corsia 1, il 27enne di Carpi allenato da Fabrizio Antonelli, ha toccato in 14’32″80, nuovo primato europeo dopo aver accarezzato fino a due vasche dal termine il record del mondo che resta dal 4 agosto del 2012 (Giochi olimpici di Londra) al cinese Sun Yang (14’31″02) poi squalificato per violazione al codice antidoping.

“Questo è un sogno ma sapevo di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi – ha esclamato SuperGreg dopo l’impresa -. Sapevo di poter vincere i 1500 come anche gli 800. Ero super deluso dopo gli 800 ma non ho mai smesso di credere in me stesso anche se adesso è molto più difficile e stancante vincere rispetto a dieci anni fa. Mi diverte ancora tanto allenarmi e gareggiare. Che sensazione nuotare in corsia 1? Vedevo il pubblico che mi incitava”.

Paltrinieri ha lasciato solo le onde ai rivali, ad iniziare dallo statunitense campione olimpico dei 1500 e mondiale degli 800, Bobby Finke, argento in 14’36″70 (record americano) al tedesco campione uscente e bronzo olimpico, il tedesco Florian Wellbrock (14’36″94).

Solo quinto l’ucraino Mykhailo Romanchuk (14’40″98). Quasi in chiusura è arrivato l’oro, magistrale e fantastico, dei quattro moschettieri della 4×100 mista azzurra.

A portare l’Italia sul tetto del mondo i fuoriclasse Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, perfetti nelle loro frazioni (dorso e rana), un buon Federico Burdisso nella farfalla, e un ritrovato Alessandro Miressi bravo a toccare in 3’27″51, nuovo record europeo ma soprattutto con 28 centesimi davanti agli Stati Uniti.

Benedetta Pilato prosegue a collezionare medaglie importanti. Dopo l’oro nei 100 rana, la 17enne tarantina sulla mezza distanza ha colto l’argento nella gara vinta dalla sempreverde lituana Ruta Meilutyte che dieci anni fa dominava nel mondo.

Per la baltica 29″70, per l’italiana 29″80 (lo scorso anno in questa vasca stabili’ il record del mondo con 29″30) e 29″90 per la sudafricana Lara Van Niekerk a completare il podio. 

“Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione anche perche’ aver realizzato il record del mondo nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione – ha detto Pilato, poliziotta e allieva di Vito d’Onghia -. Avevo puntato tutto su questa gara. Sono contenta per la medaglia, ovvio che c’è un minimo di delusione”.

Il pomeriggio per l’Italia si era aperto con un oro dal valore storico, quello di Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel sincronizzato nelle acque della piscina Szechy sull’Isola Margherita.

Lui, 26 anni, lei 22, romani di nascita, sono compagni di club nell’Aurelia Nuoto e alle Fiamme Oro, allenati dal direttore tecnico azzurro Patrizia Giallombardo, hanno centrato il secondo oro dopo quello di inizio settimane nel tecnico.

Per Minisini quello odierno è il terzo oro iridato in carriera: nel 2017 a Budapest vinse assieme a Manila Flamini nel tecnico battendo la Russia, quest’anno assente per i noti motivi legati all’invasione militare di Mosca in Ucraina.

Minisini-Ruggiero si sono esibiti su un brano dei Maneskin che ha riproposto Beggin’, singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano ha dato una veste nuova.

La coreografia dell’esercizio dei due azzurri porta la firma di Anastasia Ermakova, moscovita, quattro volte campionessa olimpica e da undici anni inserita nello staff azzurro.

La prima coppia italiana campione del mondo nel libero del misto ha totalizzato 90.9667 punti lasciando l’argento ai fratelli giapponesi Tomoka e Yotaro Sato (89.7333) ed il bronzo ai cinesi Shi Haoyu e Zhang Yijao (88.4000).

Argento per l’Italia negli highlight, specialita’ sempre del nuoto sincronizzato. Le ragazze del ‘Dragone italiano’, Domiziana Cavanna, Lida Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru, Enrica Piccoli, Federica Sala e Francesca Zunino, sono state battute solo dall’Ucraina che si conferma ai vertici mondiali.

Per Galli e compagne un po’ di emozione perche’ le ucraine, vecchie e nuove campionesse del mondo, hanno costruito questo trionfo in Italia grazie al supporto della federazione italiana.

Marta Fiedina e compagne ai primi di marzo sono fuggite dalla guerra e si sono allenate prima presso il centro federale di Ostia e successivamente a Savona.

Bronzo come tre anni fa la Spagna (91.9333 punti). Da domani spazio ai tuffi e al nuovo in acque libere dove ritornerà in gara Paltrinieri. 

AGI – Nove medaglie dal nuoto in vasca, cinque dal sincronizzato. È grand’Italia nel primo segmento del programma dei Campionati mondiali di nuoto di Budapest. Il 25 giugno del 2022 per il nuoto italiano resterà un giorno indimenticabile.
Imprese storiche, a tratti leggendarie, quelle di Gregorio Paltrinieri risorto con una fantastica prestazione con tanto di primato europeo nei 1500 stile libero dopo la debacle negli 800, dei superlativi i ragazzi della 4×100 mista andati a cogliere un oro iridato che non t’aspetti lasciando di stucco Us Boys e britannici.
Storici sono stati Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero che hanno vinto un oro mai vinto in precedenza, quello nel libero del duo misto del sincronizzato.
Eccellenti anche Benedetta Pilato, argento nei 50 rana, e Thomas Ceccon che nei 100 dorso è giunto quarto, quindi promosso a bronzo, e dopo la cerimonia di premiazione nuovamente sceso ai piedi del podio perché la Fina ha accolto il ricorso degli Stati Uniti dopo la squalifica del vincitore Justin Ress.

Super Benny è d’argento nei 50 metri rana@DBM_Media #FINABudapest2022 #Azzurri #worldchampionships pic.twitter.com/HSO2ikVwwe — Federnuoto (@FINOfficial_)
June 25, 2022

Per l’Italia del nuoto alla Duna Arena della capitale ungherese il miglior bottino ad un Mondiale con ben 9 medaglie, 5 di esse d’oro, 2 d’argento e altrettanto di bronzo. Davanti all’Italnuoto solo gli Stati Uniti con 45 podi (17 ori) e l’Australia con 17 (6 ori).
Straordinaria impresa, quasi dal sapore della leggenda, per Gregorio Paltrinieri. SuperGreg è tornato il ‘Re’ dei 1500 sl, la gara più lunga del nuoto in vasca che l’aveva visto campione olimpico a Rio nel 2016 e due volte oro iridato (Kazan 2015 e Budapest 2017).
Paltrinieri è stato autore di una gara da incorniciare, perfetta e favolosa sotto l’aspetto tattico sin dall’uscita dal blocchetto di partenza. Impegnato in corsia 1, il 27enne di Carpi allenato da Fabrizio Antonelli, ha toccato in 14’32″80, nuovo primato europeo dopo aver accarezzato fino a due vasche dal termine il record del mondo che resta dal 4 agosto del 2012 (Giochi olimpici di Londra) al cinese Sun Yang (14’31″02) poi squalificato per violazione al codice antidoping.
“Questo è un sogno ma sapevo di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi – ha esclamato SuperGreg dopo l’impresa -. Sapevo di poter vincere i 1500 come anche gli 800. Ero super deluso dopo gli 800 ma non ho mai smesso di credere in me stesso anche se adesso è molto più difficile e stancante vincere rispetto a dieci anni fa. Mi diverte ancora tanto allenarmi e gareggiare. Che sensazione nuotare in corsia 1? Vedevo il pubblico che mi incitava”.
Paltrinieri ha lasciato solo le onde ai rivali, ad iniziare dallo statunitense campione olimpico dei 1500 e mondiale degli 800, Bobby Finke, argento in 14’36″70 (record americano) al tedesco campione uscente e bronzo olimpico, il tedesco Florian Wellbrock (14’36″94).
Solo quinto l’ucraino Mykhailo Romanchuk (14’40″98). Quasi in chiusura è arrivato l’oro, magistrale e fantastico, dei quattro moschettieri della 4×100 mista azzurra.
A portare l’Italia sul tetto del mondo i fuoriclasse Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, perfetti nelle loro frazioni (dorso e rana), un buon Federico Burdisso nella farfalla, e un ritrovato Alessandro Miressi bravo a toccare in 3’27″51, nuovo record europeo ma soprattutto con 28 centesimi davanti agli Stati Uniti.
Benedetta Pilato prosegue a collezionare medaglie importanti. Dopo l’oro nei 100 rana, la 17enne tarantina sulla mezza distanza ha colto l’argento nella gara vinta dalla sempreverde lituana Ruta Meilutyte che dieci anni fa dominava nel mondo.
Per la baltica 29″70, per l’italiana 29″80 (lo scorso anno in questa vasca stabili’ il record del mondo con 29″30) e 29″90 per la sudafricana Lara Van Niekerk a completare il podio. 
“Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione anche perche’ aver realizzato il record del mondo nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione – ha detto Pilato, poliziotta e allieva di Vito d’Onghia -. Avevo puntato tutto su questa gara. Sono contenta per la medaglia, ovvio che c’è un minimo di delusione”.
Il pomeriggio per l’Italia si era aperto con un oro dal valore storico, quello di Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel sincronizzato nelle acque della piscina Szechy sull’Isola Margherita.
Lui, 26 anni, lei 22, romani di nascita, sono compagni di club nell’Aurelia Nuoto e alle Fiamme Oro, allenati dal direttore tecnico azzurro Patrizia Giallombardo, hanno centrato il secondo oro dopo quello di inizio settimane nel tecnico.
Per Minisini quello odierno è il terzo oro iridato in carriera: nel 2017 a Budapest vinse assieme a Manila Flamini nel tecnico battendo la Russia, quest’anno assente per i noti motivi legati all’invasione militare di Mosca in Ucraina.
Minisini-Ruggiero si sono esibiti su un brano dei Maneskin che ha riproposto Beggin’, singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano ha dato una veste nuova.
La coreografia dell’esercizio dei due azzurri porta la firma di Anastasia Ermakova, moscovita, quattro volte campionessa olimpica e da undici anni inserita nello staff azzurro.
La prima coppia italiana campione del mondo nel libero del misto ha totalizzato 90.9667 punti lasciando l’argento ai fratelli giapponesi Tomoka e Yotaro Sato (89.7333) ed il bronzo ai cinesi Shi Haoyu e Zhang Yijao (88.4000).
Argento per l’Italia negli highlight, specialita’ sempre del nuoto sincronizzato. Le ragazze del ‘Dragone italiano’, Domiziana Cavanna, Lida Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru, Enrica Piccoli, Federica Sala e Francesca Zunino, sono state battute solo dall’Ucraina che si conferma ai vertici mondiali.
Per Galli e compagne un po’ di emozione perche’ le ucraine, vecchie e nuove campionesse del mondo, hanno costruito questo trionfo in Italia grazie al supporto della federazione italiana.
Marta Fiedina e compagne ai primi di marzo sono fuggite dalla guerra e si sono allenate prima presso il centro federale di Ostia e successivamente a Savona.
Bronzo come tre anni fa la Spagna (91.9333 punti). Da domani spazio ai tuffi e al nuovo in acque libere dove ritornerà in gara Paltrinieri. 

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