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Intel Compute Card addio, il modular computing non prende piede

Mar 22, 2019

Intel non svilupperà nuove Compute Card. La notizia è stata data direttamente dall’azienda ai nostri colleghi di Tom’s Hardware USA. Al CES 2017 Intel presentò Compute Card, una piattaforma modulare di dimensioni contenute (95 x 55 x 5 mm) pensata per “trasformare il modo in cui funzionano e si connettono i dispositivi”.

Si tratta di una soluzione che strizza l’occhio tanto al mondo dell’Internet of Things (chioschi ma anche frigoriferi intelligenti, videocamere, TV, ecc.), quanto a portatili e tablet. L’idea era di creare prodotti modulari a cui sostituire la Compute Card per mantenerli al passo con i tempi.


Nel nuovo dispositivo Intel ha integrato tutto il necessario per il funzionamento autonomo: chip, memoria, archiviazione, connettività wireless e altre opzioni di input e output. Il collegamento di Compute Card ai vari dispositivi avviene tramite uno slot, basato su un nuovo standard chiamato “USB C plus extension” che veicola segnali USB, PCIe, HDMI, DisplayPort e altri per interfacciare la scheda e il prodotto.

Al CES 2017 Intel mostrò diverse soluzioni messe a punto dai partner, tra cui c’erano Contec, ECS, Foxconn, LG Display, MoBits Electronics, NexDock, Sharp, Seneca, SMART Technologies, Suzhou Lehui Display e TabletKiosk. Anche Dell, HP e Lenovo pensavano di usare Intel Compute Card per nuovi prodotti. C’erano già rendering di tablet e notebook a cui sostituire la Compute Card per aggiornarli.

La dura realtà è che in commercio si trovano solo le soluzioni prodotte da Intel stessa. La vita di Compute Card è quindi stata breve e poco intensa. “Continuiamo a credere che il modular computing sia un mercato dove ci sono molte opportunità per innovare”, ha spiegato un portavoce di Intel.

“Tuttavia, mentre cerchiamo il modo migliore di sfruttare questa opportunità, abbiamo preso la decisione che non svilupperemo nuove Compute Card in futuro. Continueremo a vendere e supportare l’attuale soluzione nel corso del 2019 per assicurarci che i clienti ricevano il supporto necessario, e siamo loro grati per la collaborazione in questo cambiamento”.

Il primo indizio di questa decisione è arrivato da NexDock, partner di Intel per Compute Card. In un post sul proprio blog nei giorni scorsi l’azienda ha definito il futuro del prodotto “incerto” e di conseguenza ha messo la propria soluzione NexPad in standby.

Processore Intel Core i5 vPro (i5-7Y57) Intel Core i3 (m3-7Y30) Pentium N4200 Celeron N3450
Memoria 4GB DDR3 4GB DDR3 4GB DDR3 4GB DDR3
Archiviazione 128GB Intel SSD 128GB Intel SSD 64GB eMMC 64GB eMMC
Connettività Intel Wireless-AC 8265 (2×2 802.11ac & Bluetooth 4.2) Intel Wireless-AC 8265 (2×2 802.11ac & Bluetooth 4.2) Intel Wireless-AC 7265 (2×2 802.11ac & Bluetooth 4.2) Intel Wireless-AC 7265 (2×2 802.11ac & Bluetooth 4.2)

Intel ha messo a punto quattro varianti di Compute Card, come potete vedere nella tabella presente in questa notizia. Con nessun piano di sviluppo futuro, il sogno di un avere prodotti aggiornabili, come i desktop AIO e i portatili, cambiando un semplice modulo sembra svanire. Chissà che tra qualche tempo non se ne ritorni a parlare.

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