• 25 Aprile 2024 1:50

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Il Genoa a caccia di conferme

Ott 24, 2017

martedì 24 ottobre 2017 10:20

ROMA –Juric il perfezionista ha imparato a conoscere il Genoa. Troppe volte centrifugato in un vortice che pure chiama in causa le finestre di mercato. Con gli stravolgimenti è anche il caso di convivere, basta tenere la barra dritta. Così, meglio non fidarsi dei quattro punti consecutivi incasellati dopo la sosta: si procede con la legittima pretesa di ottenere altro da un autunno che rischiava di prendere strade tortuose che non avrebbero portato a nulla di costruttivo. Juric si adatta alla squadra, mettiamola così, sfruttando (note positive) e tamponando (eventuali criticità). Intanto verso la partitissima di domani – si celebra un turno infrasettimanale – il Genoa ha un Lapadula in più.

ONOFRI: «PELLEGRI E SALCEDO BRAVI, MA HANNO BISOGNO DI TEMPO»

POST-CHOLITO – Il dopo-Simeone dovrebbe cominciare da lui, che sta ancora decollando a margine dell’infortunio che lo ha frenato nella terza giornata. Che sia meglio non scherzare col fuoco, intanto, è la regola numero uno. Il Genoa ha appena imposto un pari al Milan, proverà a fare lo stesso domani sera col Napoli anche in nome di un risultato – lo 0-0 – sul quale si tenne inchiodato Sarri non più tardi di tredici mesi fa. Era un’altra notte di Marassi, collocata in turno infrasettimanale come stavolta. Magari porta bene. Ma è una stagione da vivere, proponendo soluzioni ottimistiche ed evitando situazioni negative.

PALESTRA BABY – Aspettando Pietro, a cui serve necessariamente tempo. Né poteva pensare che fosse un classe 2001 come Pietro Pellegri a salvare la baracca. E il baby goleador non si è tirato indietro: ha preso contatto con la serie A un anno fa, sotto Natale, concretizzando il sogno di esordire da titolare a cavallo tra la fine dello scorso campionato e l’inizio di questo. Lanciato dal primo minuto per tre volte di fila, contro Lazio e Inter il tridente del Genoa era costruito attorno a Pellegri. Che ha minacciato due volte Inzaghi, a metà settembre, in una serata da montagne russe per Juric. Da quando la squadra si è scoperta pronta per svoltare, il 3-5-2 come compagno di viaggio pare un sinonimo di solidità. Insieme con una difesa che ha ritrovato Izzo dopo la lunga squalifica e fatto di Rossettini e Zukanovic gli altri punti fermi.

GENOA: TIFOSI, STADIO E UN CALCIO DIVERSO

RIGONI REINTEGRATO – Così Pellegri ha tamponato per alcune partite l’emergenza creata dall’infortunio di Lapadula. Un guaio in fatto di gol – più di metà campionato, per adesso, il Genoa lo ha trascorso senza segnare – ma anche un rimescolamento degli interpreti alla ricerca della formula migliore. Laddove cambiare è anche segno di buonsenso. Chiedere a Luca Rigoni, per esempio. Uno che nel tridente di Juric, su precisa volontà dell’allenatore, viaggiava con disinvoltura fino a trovarsi bene anche dietro le punte. Ora il Genoa ha rinfoltito il centrocampo anche in termini di energia. In stand-by Eddy Salcedo, altro gioiello del 2001, accostato alle grandi insieme con Pellegri: affrettare i tempi, a questa età, non fa bene a nessuno. Aspettiamoli.

SKYSPORT

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close