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In Sardegna spariti 12 mila posti di lavoro occupati da under 35

Mag 5, 2021

AGI In Sardegna l’anno scorso sono spariti quasi 12 mila posti di lavoro occupati da under 35, un calo del 9,1% rispetto al 2019, nettamente più alto del -5,1% registrato a livello nazionale. L’isola è al terz’ultimo posto in Italia per assunzioni di giovani, secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato la dinamica regionale degli occupati under 35 tra il 2019 e il 2020, su dati Istat, Unioncamere e Anpal.

Il saldo annualizzato, cioè la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni in dodici mesi, è diventato negativo a febbraio 2020 ed è peggiorato a causa della crisi causata dal Covid-19, fino a toccare il minimo a giugno 2020. Nella seconda parte dell’anno la situazione è migliorata, rileva l’organizzazione artigiana, ma a dicembre scorso il saldo risultava ancora pesantemente negativo.

Nella fascia d’età 15-34 anni, con 108 mila occupati, pari al 19,8% sul totale dei lavoratori, la Sardegna è 7 punti sotto la media nazionale: i giovani che lavoro sono appena il 22,9 contro il 29,8% del resto d’Italia. La classifica è guidata da Bolzano con il 50,5% dei giovani occupati e chiusa dalla Sicilia con il 17,6%.

Giovani apprendisti crescono

Nel 2020 si segnala un incremento delle assunzioni giovanili attraverso il contratto di apprendistato, strumento che in Sardegna registra +179 posizioni rispetto all’anno precedente. Alla fine del periodo formativo, le trasformazioni in posizioni stabili di questo rapporto di lavoro sono salite del 9% rispetto al 2019. “C’è bisogno urgente di misure urgenti per rilanciare l’occupazione, in particolare quella giovanile, e investimenti sulla formazione e sulle competenze dei lavoratori”, invocano Antonio Matzutzi e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, “per contribuire a costruire un futuro di lavoro per le nuove generazioni”.

“È proprio dall’apprendistato che passa la ripresa dell’occupazione giovanile”, sottolineano i vertici dell’organizzazione artigiana. “Lo strumento si conferma il contratto a causa mista più adatto a soddisfare le esigenze formative dell’artigianato e delle piccole imprese e a preparare i giovani ad entrare in un mercato del lavoro che richiede competenze tecniche evolute imposte dalla rivoluzione digitale”. Per Confartigianato Sardegna, un passo fondamentale, nell’occupazione giovanile, è quello di “di favorire la trasmissione d’impresa per non disperdere il patrimonio economico e di competenze professionali consolidato nelle aziende che hanno molti anni di attività alle spalle”. 

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