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Il viaggio contro l’omofobia dello stivale: la lotta contro l’intolleranza arriva a Lecce

Ott 26, 2017

ROMA – Un passo dopo l’altro, a calpestare l’omofobia negli stessi posti in cui ha messo radici e aumentato l’ombra. Un mese fa, il 2 settembre, a Ricadi, adesso venerdì e sabato, 27 e 28 ottobre, la manifestazione contro l’omofobia e per i diritti civili ideata dal linguista Massimo Arcangeli, sarà a Lecce, in Puglia. Sul tacco di uno stivale che può calpestare dirittti, ma anche scalciare via l’intolleranza.

Omofobi dei miei stivali, così si chiama, sarà ospite di un festival con un titolo adatto a far sperare di essere parte di un tempo vicino, non ancora raggiunto, meno gretto di un pregiudizio: Conversazioni sul futuro, dal 26 al 29 ottobre, ottanta incontri aperti a tutti, associazioni, istituzioni e cittadini, che potranno aderire inviando una mail a info@conversazionisulfuturo.it.

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L’idea di Arcangeli per denunicrae l’omofobia è nata da una storia che ne rappresenta troppe, quella dei due ragazzi napoletani che il proprietario di una guest house di Ricadi, Filippo Mondella, aveva rifiutato di ospitare nella propria struttura. “Non accettiamo né gay né animali” aveva detto a uno dei due che lo aveva contattato dopo aver prenotato il soggiorno.

Il viaggio contro l'omofobia dello stivale: la lotta contro l'intolleranza arriva a Lecce

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Quando questa cosa è stata denunciata, Ricadi si è dissociata e la staffetta contro l’intolleranza ha preso velocità. Dopo Lecce la manifestazione di Arcangeli proseguirà a Napoli e poi in altre regioni italiane. Perché la storia dei due ragazzi, rilanciata da tutti i giornali, ha fatto il giro d’Europa, poi è andata oltre. E da allora i casi di discriminazione contro gli omosessuali (e i transessuali) si sono moltiplicati. Dalla Campania alla Puglia, da San Foca a Marina di Melendugno fino all’Emilia Romagna. O forse ci sono sempre stati ma ora hanno una luce diversa, che illumina passi e la strada da calpestare per lottare contro.

Ci vuole un piccolo sasso per provocare una valanga e il caso dei due ragazzi messi alla porta è diventato il simbolo di una brutta estate per i diritti Lgbti e nello stesso tempo un importante stimolo per chi, segnalando storie del genere, ha deciso di reagire. Di fare un passo avanti, di rispondere per cambiare la propria strada, oltre, il proprio paese, oltre, un intero stivale che se è in grado di prendere a calci ragazzi innamorati, ragazzi in vacanza, può anche essere capace di calpestare la bruttezza, e schiacciare l’intolleranza.

IL FUTURO DEL 27/28 PARTE DA LECCE

L’evento dalle 18 alle 20.30 alle Officine Culturali Ergot (venerdì) e dalle 9.30 alle 12.30 al Teatro Paisiello (sabato) propone una serie di incontri, presentazioni, interventi e dibattiti con la partecipazione, tra gli altri ospiti, di Gennaro Casalino, uno dei due ragazzi discriminati a Ricadi che ha denunciato l’accaduto, Rosy Russo (ideatrice di Parole Ostili), della giurista Alessia Bausone (che ha seguito la vicenda di Ricadi fin dall’inizio), dell’attore, scrittore e conduttore Fabio Canino, dell’attore e regista Daniele Gattano e dello scrittore e già consigliere per i Diritti del Presidente della Regione Toscana Enzo Brogi, dell’assessora ai diritti del Comune di Lecce Silvia Miglietta e dei sindaci di Melendugno (Marco Potì) e Gallipoli (Stefano Minerva). Diretto da Gabriella Morelli e promosso dall’associazione Diffondere Idee di Valore, il Festival è realizzato in collaborazione con numerose associazioni, la preziosa partecipazione di volontari e volontarie, il patrocinio del Comune di Lecce e dell’Università del Salento e il sostegno di Banca Popolare Pugliese, Meltin’ Pot e altri partner pubblici e privati.

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