venerdì 23 settembre 2016 20:07
ROMA – L’Atletico Torrenova 1986 ha conosciuto domenica scorsa la prima sconfitta stagionale sul campo del Dilettanti Falasche. «Un match equilibrato in cui ci sono state davvero poche occasioni – commenta il tecnico capitolino Andrea Scotini – La classica partita da 0-0, in cui è stata decisiva una giocata dell’attaccante avversario e una disattenzione da parte nostra. Peccato, ma non ne facciamo un dramma».
CALENDARIO DURO – La sfida di Falasche ha segnato l’inizio di un ciclo estremamente complicato, almeno sulla carta: dopo aver incrociato una squadra a punteggio pieno (e rimasta in questa condizione visto l’1-0 inflitto all’Atletico Torrenova), i ragazzi di Scotini incroceranno Cavese, Sermoneta e La Rustica, praticamente il meglio che il girone C di Promozione possa offrire. «Una serie di partite difficili, è vero, ma in questo girone c’è grande equilibrio e in realtà non c’è mai nulla di scontato sia quando si parte “sfavoriti” sia quando si incontrano squadre di bassa classifica» osserva Scotini che poi parla più approfonditamente del big match di domenica al Tre Torri contro la Cavese. «Hanno numeri impressionanti, praticamente da schiacciasassi in questo avvio di stagione. Indubbiamente si tratta di una squadra costruita per vincere e che farebbe bene anche in Eccellenza con questo organico. Ma io dico sempre che nel calcio si parte sempre dallo 0-0 e che il pronostico non è mai chiuso. L’Atletico Torrenova non cambierà il suo atteggiamento vista l’importanza dell’avversario: snaturarci sarebbe un errore, cercheremo comunque di portare avanti la nostra idea di gioco pur tenendo bene in considerazione le fenomenali qualità di alcuni interpreti della squadra ospite. Sappiamo di avere delle qualità anche noi e pure la Cavese dovrà fare attenzione all’Atletico Torrenova». L’avvio di stagione della sua squadra e il suo impatto al ritorno su una panchina “dei grandi” dopo alcuni anni di settore giovanile sono stati complessivamente positivi. «Siamo contenti di come la squadra si sta esprimendo – rimarca Scotini -, ma sappiamo bene che c’è ancora tanto da lavorare».