In un pestaio mettete lime, buccia di cetriolo, zenzero, zucchero di canna bianco, qualche goccia di angostura. Aggiungete 5cl di Vodka, mirtillo rosso e ghiaccio a scaglie. Et voilà. Ecco il cocktail della buonanotte. Nonchè il drink per eccellenza della Mostra del cinema.
Non si sorseggia al Lido, però. Si degusta – preferibilmente a ore tarde – accomodati a un tavolo del Cipriani, facendo correre l’occhio fino a catturare la cupola di San Marco, splendente di ori proprio di fronte. Uno dei luoghi più affascinanti e magici di Venezia. Il cocktail è uno dei bestseller del resort che oggi fa capo al gruppo Belmond. Richiestissimo al bar situato accanto alla piscina semi-olimpionica (si narra che il mitico Giuseppe Cipriani di proposito la fece ridurre di qualche centimetro per evitare di essere costretto a ospitare gli allenamenti dei nuotatori nazionali).
Il tocco di George
Non stupisce: è il classico signature drink. E porta la firma di uno dei più assidui ospiti del Cipriani, George Clooney. “Spesso quando risiede qui è lui stesso a consigliarlo ai clienti” racconta Walter Bolzonella, storico barman dell’albergo e artefice della miscela perlomeno a pari merito dell’attore. Rapiti dal sorriso della star hollywoodiana non meno che dal gusto intenso del cocktail, i clienti (ma soprattutto le signore, ça va sans dire) se ne innamorano.
![Walter Bolzonella](http://food24.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2016/08/walter-e1472487343629.jpg)
Walter Bolzonella
Nei prossimi giorni ne verranno serviti a decine, anche se quest’anno non è previsto l’arrivo di Clooney alla Mostra del cinema. Per il 31 è annunciata un’inaugurazione doverosamente sottotono – sono stati annullati la tradizionale cena e il party sulla spiaggia del Lido – ma è difficile immaginare che nelle sere seguenti i giardini e il bar del Cipriani non pullulino di star.
Negli anni è sempre stato così e gli aneddoti di certo non mancano. Impossibile però scucire qualche racconto: il direttore Giampaolo Ottazzi, sorriso aperto e generosa empatia, sul tema è intransigente: la privacy degli ospiti va salvaguardata ad ogni costo. Sfugge solo l’immagine di una eterea Uma Thurman a piedi nudi a bordo piscina e un bagno fuori orario e in smoking degli amici di Clooney.
La cucina di Oro
Lontano dalla ressa di produttori/pierre/giornalisti/operatori tv che affollano il Lido la placida quiete del Cipriani è un miraggio per le star. Ora più che mai, grazie alla cucina stellata di Davide Bisetto, che ha portato al ristorante gourmet dell’albergo tutta la maturità e l’esperienza coltivata nei lunghi anni di attività in Francia. Uno spazio sontuoso e raffinato, firmato dall’archistar Adam Tihany, cui si devono alcuni dei più belli locali stellati in giro per il mondo. La cucina del trevigiano Bisetto proposta al ristorante Oro è precisa, equilibrata seppure in un costante slancio di sperimentazione, attenta e filologica nel richiamo (o nell’eco) delle tradizioni veneziane. Oltre che radicata sul territorio: erbe officinali e piccoli ortaggi arrivano tutti dal rigoglioso orto cresciuto dietro l’albergo, dove vengono coltivate circa 300 diverse piante.
![Davide Bisetto](http://food24.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2016/08/chef-Davide-Bisetto-e1472487409736.jpg)
Davide Bisetto
Quattro mani in laguna
La ricchezza della molteplicità viene invece garantita da un programma di cene a quattro mani. L’ultima all’inizio di luglio (“Sulla via dell’Oro e della Seta”), con il cuoco del ristorante più quotato di Milano al momento: Antonio Guida del Seta, incastonato nel Mandarin Hotel meneghino. Un intenso dialogo di sapori e una straordinaria sintonia tra i due chef, accomunati dal carattere riservato e schivo. Si replicherà a Milano in autunno.
![Antonio Guida](http://food24.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2016/08/guida-e1472487432853.jpg)
Antonio Guida
E i piatti simbolo del Cipriani? Chi cerca Carpaccio o scampi alla Carlina avrà risposte esemplari al Cip’s o al Bar Gabbiano e nella speciale sezione Amarcord nel menu dell’Oro Restaurant.