• 23 Aprile 2024 21:08

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Il ‘dio delle acque’ sconfigge il virus e conquista Tokyo. L’impresa di Paltrinieri

Lug 29, 2021

AGI – Il ‘dio delle acque’ è argento vivo dopo la grande paura della mononucleosi. L’argento di Gregorio negli 800 stile libero va oltre alla consistenza della medaglia: è la dimostrazione che ‘Greg’ c’è, è ritornato grande dopo quella malattia che debilita e rischiava di mandare all’aria anche un’intera carriera. 

Gregorio lo ha chiamato “miracolo” quando ha toccato per secondo una gara incredibile, vibrante, scoppiettante della quale lui stesso è stato il grande regista sin dalle prime bracciate. Non c’è l’oro, fa lo stesso, è andato al collo del sorprendente debuttante Us Boys, Robert Finke – nel 2019 ha rischiato di dover appendere il costume al chiodo dopo un grave incidente in motorino – ma per Paltrinieri questo argento scaccia le paure, i timori, i dubbi dopo che aveva acciuffato per il ‘rotto della cuffia’ la finale olimpica. 

“Non ero favorito, in corsia otto mi davano tutti per mezzo morto e, invece, sono qui”, ha detto per una sorta di liberazione durante la conferenza stampa di rito. Poco prima di salire sul podio a prendersi il meritatissimo argento, SuperGreg aveva esclamato, “parlare di miracolo è poco, neanche io avrei scommesso su me stesso”.

Gregorio salta giù dal blocchetto che è una ‘pantera’ che poco dopo si trasforma in un missile costante tra il 29” e il 29”5. Tra l’italiano e il resto del mondo, guidato dal ‘vecchio califfo’ ucraino Mykhaylo Romanchuk, si è arrivati a un vantaggio massimo di circa due secondi. Attorno a metà gara l’azione del 26enne di Carpi è sempre fluida ma l’americano Finke inizia a rosicchiare decimi preziosi vasca dopo vasca. Lo stesso fanno Romanchuk e il tedesco Wellbrock che provano l’attacco per raggiungere Gregorio ma, frutto di grande esperienza, l’azzurro piazza la contro-risposta. Dal parziale di 28”86 ai 650 è passato ai 28”04 negli ultimi 50. Il finale di gara regala tante emozioni, quasi commovente.

L’ultima vasca di Bob Finke è mostruosa (26”39!) e tocca prima di tutti in 7’41”87. Paltrinieri è secondo a soli 24 centesimi (7’42”11, suo quinto tempo di sempre), Romanchuk terzo (7’42”33). Niente da fare per il tedesco campione del mondo in carica dei 1500 stile libero, Florian Wellbrock, quarto (7’42″68). 

AGI – Il ‘dio delle acque’ è argento vivo dopo la grande paura della mononucleosi. L’argento di Gregorio negli 800 stile libero va oltre alla consistenza della medaglia: è la dimostrazione che ‘Greg’ c’è, è ritornato grande dopo quella malattia che debilita e rischiava di mandare all’aria anche un’intera carriera. 
Gregorio lo ha chiamato “miracolo” quando ha toccato per secondo una gara incredibile, vibrante, scoppiettante della quale lui stesso è stato il grande regista sin dalle prime bracciate. Non c’è l’oro, fa lo stesso, è andato al collo del sorprendente debuttante Us Boys, Robert Finke – nel 2019 ha rischiato di dover appendere il costume al chiodo dopo un grave incidente in motorino – ma per Paltrinieri questo argento scaccia le paure, i timori, i dubbi dopo che aveva acciuffato per il ‘rotto della cuffia’ la finale olimpica. 
“Non ero favorito, in corsia otto mi davano tutti per mezzo morto e, invece, sono qui”, ha detto per una sorta di liberazione durante la conferenza stampa di rito. Poco prima di salire sul podio a prendersi il meritatissimo argento, SuperGreg aveva esclamato, “parlare di miracolo è poco, neanche io avrei scommesso su me stesso”.
Gregorio salta giù dal blocchetto che è una ‘pantera’ che poco dopo si trasforma in un missile costante tra il 29” e il 29”5. Tra l’italiano e il resto del mondo, guidato dal ‘vecchio califfo’ ucraino Mykhaylo Romanchuk, si è arrivati a un vantaggio massimo di circa due secondi. Attorno a metà gara l’azione del 26enne di Carpi è sempre fluida ma l’americano Finke inizia a rosicchiare decimi preziosi vasca dopo vasca. Lo stesso fanno Romanchuk e il tedesco Wellbrock che provano l’attacco per raggiungere Gregorio ma, frutto di grande esperienza, l’azzurro piazza la contro-risposta. Dal parziale di 28”86 ai 650 è passato ai 28”04 negli ultimi 50. Il finale di gara regala tante emozioni, quasi commovente.
L’ultima vasca di Bob Finke è mostruosa (26”39!) e tocca prima di tutti in 7’41”87. Paltrinieri è secondo a soli 24 centesimi (7’42”11, suo quinto tempo di sempre), Romanchuk terzo (7’42”33). Niente da fare per il tedesco campione del mondo in carica dei 1500 stile libero, Florian Wellbrock, quarto (7’42″68). 

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