• 27 Novembre 2024 9:49

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Il caso Vlahovic, insultato e ammonito contro l’Atalanta

Mag 7, 2023

AGI – La sfida Champions tra Atalanta e Juventus è stata macchiata dai cori discriminatori della curva di casa contro Dusan Vlahovic e da un finale incandescente culminato con il gol dell’attaccante serbo, l’esultanza polemica e l’ammonizione. A far discutere sono anche le parole nel dopo-partita del tecnico nerazzurro, Gian Piero Gasperini, che ha liquidato quelle offese come “maleducazione” escludendo che si tratti di razzismo.

Vlahovic, entrato in campo al 65mo minuto, è stato bersagliato dagli ultra’ orobici che gli hanno cantato “Sei uno zingaro”. Al 91mo l’arbitro Doveri, sollecitato dallo stesso calciatore (“Non lo sentite?”, ha chiesto), ha sospeso il gioco per un minuto. L’intervento dello speaker dello stadio e gli inviti di Koopmeiners e De Roon a far cessare i cori e la partita è potuta riprendere.

All’89mo lo stesso Vlahovic, visibilmente innervosito perché i cori erano proseguiti, ha segnato in contropiede su assist di Chiesa il gol del 2-0, proprio sotto la curva atalantina del Gewiss Stadium. Poi ha esultato portandosi l’indice al naso come per ammutolire chi lo aveva offeso, prima di correre verso la panchina, inseguito dallo stesso Doveri che probabilmente temeva che volesse andare a esultare sotto la curva avversaria.

L’attaccante ha continuato a muovere le braccia verso l’alto per sfidare chi lo offendeva a urlare più forte e a quel punto Doveri lo ha ammonito per l’esultanza polemica. Il caso ha fatto subire scattare i paragoni con l’ammonizione a Romelu Lukaku nella semifinale di andata di Coppa Italia tra Juve e Inter: l’attaccante belga, beccato con insulti razzisti dalla curva bianconera, dopo il rigore trasformato replicò un’esultanza (già fatta in precedenza) con il saluto militare e l’indice davanti alla bocca rivolta verso i tifosi di casa. ‘Big Rom‘ era poi stato graziato dalla Figc perché in quanto diffidato avrebbe altrimenti saltato la partita di ritorno (non è il caso di Vlahovic).

Con il razzismo non c’è comfort zone.

— JuventusFC (@juventusfc)
May 7, 2023

Gli ispettori della Procura Federale hanno comunque registrato quanto accaduto e faranno rapporto per le eventuali sanzioni. Nel pomeriggio la Figc ha chiamato la Juventus per esprimere parole di solidarietà. “Purtroppo questi cori continuano”, ha commentato il tecnico juventino, Massimiliano Allegri, “e vanno combattuti con forza. Io credo che noi in campo dobbiamo ignorare e poi, chi di dovere, prendere i provvedimenti come successo per i cori rivolti allo Stadium a Lukaku”.

Più controversa la valutazione di Gasperini che ha parlato di “maleducazione”: “Condanno assolutamente i cori a Vlahovic, ma nell’Atalanta giocano Pasalic e Djimsiti, hanno giocato Ilicic, Sutalo e tanti giocatori di quell’etnia e bisogna differenziare le cose”, ha detto l’allenatore atalantino, “a volte ci sono insulti per altre cose, il razzismo è una cosa molto seria e non va confuso. L’insulto è anche quando dicono figlio di p. o pezzo di m.. Il razzismo sarebbe indirizzato a tanti calciatori che sono qui, invece non è così”. 

AGI – La sfida Champions tra Atalanta e Juventus è stata macchiata dai cori discriminatori della curva di casa contro Dusan Vlahovic e da un finale incandescente culminato con il gol dell’attaccante serbo, l’esultanza polemica e l’ammonizione. A far discutere sono anche le parole nel dopo-partita del tecnico nerazzurro, Gian Piero Gasperini, che ha liquidato quelle offese come “maleducazione” escludendo che si tratti di razzismo.
Vlahovic, entrato in campo al 65mo minuto, è stato bersagliato dagli ultra’ orobici che gli hanno cantato “Sei uno zingaro”. Al 91mo l’arbitro Doveri, sollecitato dallo stesso calciatore (“Non lo sentite?”, ha chiesto), ha sospeso il gioco per un minuto. L’intervento dello speaker dello stadio e gli inviti di Koopmeiners e De Roon a far cessare i cori e la partita è potuta riprendere.
All’89mo lo stesso Vlahovic, visibilmente innervosito perché i cori erano proseguiti, ha segnato in contropiede su assist di Chiesa il gol del 2-0, proprio sotto la curva atalantina del Gewiss Stadium. Poi ha esultato portandosi l’indice al naso come per ammutolire chi lo aveva offeso, prima di correre verso la panchina, inseguito dallo stesso Doveri che probabilmente temeva che volesse andare a esultare sotto la curva avversaria.
L’attaccante ha continuato a muovere le braccia verso l’alto per sfidare chi lo offendeva a urlare più forte e a quel punto Doveri lo ha ammonito per l’esultanza polemica. Il caso ha fatto subire scattare i paragoni con l’ammonizione a Romelu Lukaku nella semifinale di andata di Coppa Italia tra Juve e Inter: l’attaccante belga, beccato con insulti razzisti dalla curva bianconera, dopo il rigore trasformato replicò un’esultanza (già fatta in precedenza) con il saluto militare e l’indice davanti alla bocca rivolta verso i tifosi di casa. ‘Big Rom’ era poi stato graziato dalla Figc perché in quanto diffidato avrebbe altrimenti saltato la partita di ritorno (non è il caso di Vlahovic).

Con il razzismo non c’è comfort zone. — JuventusFC (@juventusfc)
May 7, 2023

Gli ispettori della Procura Federale hanno comunque registrato quanto accaduto e faranno rapporto per le eventuali sanzioni. Nel pomeriggio la Figc ha chiamato la Juventus per esprimere parole di solidarietà. “Purtroppo questi cori continuano”, ha commentato il tecnico juventino, Massimiliano Allegri, “e vanno combattuti con forza. Io credo che noi in campo dobbiamo ignorare e poi, chi di dovere, prendere i provvedimenti come successo per i cori rivolti allo Stadium a Lukaku”.
Più controversa la valutazione di Gasperini che ha parlato di “maleducazione”: “Condanno assolutamente i cori a Vlahovic, ma nell’Atalanta giocano Pasalic e Djimsiti, hanno giocato Ilicic, Sutalo e tanti giocatori di quell’etnia e bisogna differenziare le cose”, ha detto l’allenatore atalantino, “a volte ci sono insulti per altre cose, il razzismo è una cosa molto seria e non va confuso. L’insulto è anche quando dicono figlio di p. o pezzo di m.. Il razzismo sarebbe indirizzato a tanti calciatori che sono qui, invece non è così”. 

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