AGI – “Un’adesione altissima con punte fino al 100% delle ferroviere e dei ferrovieri dipendenti da tutte le aziende ferroviarie italiane, conferma che la categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali”. A riferirlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal, dopo la rilevazione della percentuale di aderenti sciopero di 8 ore indetto dopo l’ennesimo incidente mortale, per sollecitare il Governo a intervenire per risolvere l’annoso problema dei passaggi a livello.
“Ringraziamo lavoratrici e lavoratori che hanno aderito alla protesta” proseguono le organizzazioni sindacali che aggiungono: “Ci scusiamo con le persone alle quali oggi abbiamo creato disagio ma, considerato che nell’incidente, oltre a una capotreno e all’autista del camion che hanno perso la vita, sono rimasti feriti anche dieci passeggeri, ai quali auguriamo una veloce guarigione, siamo certi che hanno capito che lo sciopero si è reso indispensabile anche nel loro interesse”.
“Confidando in un intervento del Governo affinché a Piazza della Croce Rossa si interrompano le numerose discutibili riunioni per definire ipotetiche strategie per privatizzare il Gruppo FS che distraggono l’azienda dalla sua missione di soggetto di interesse strategico nazionale chiamato ad assicurare la mobilità di persone e merci in condizioni di sicurezza e regolarità di servizio”.
“Ci aspettiamo – conclude la nota di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal – che in tempi brevissimi Agenzia Ansfisa e Rfi ci convochino, sia per accertare le dinamiche dell’incidente che per definire un piano di soppressioni di passaggi a livello. Non potendo più tollerare estemporanee comunicazioni inconcludenti, in assenza dell’attivazione dei confronti richiesti, ci vedremo costretti, nostro malgrado, a dare continuita’ alle azioni di protesta gia’ intraprese”.
Salvini, scene indegne sciopero, non saranno più tollerate
“Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane“. Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, secondo quanto riferisce il Mit, commentando le conseguenze dello sciopero odierno, con ritardi, treni cancellati e lunghe code di cittadini esasperati. “Per rispetto di chi ha perso la vita sul lavoro non siamo intervenuti, come invece successo recentemente, ma è chiaro che il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare”.
Per Salvini, “la giornata di oggi rende ancora più evidente che scioperi di troppe ore hanno ricadute pesantissime sulle vite di troppe persone incolpevoli. Lo trovo intollerabile. È mia precisa intenzione, in futuro, fare di tutto affinché simili scene non si ripetano anche se auspico che i sindacati evitino iniziative irragionevoli”.