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I mercati aspettano la stretta Fed. Samsung blocca il Galaxy Note 7, crollo in Borsa

Ott 11, 2016

MILANO – Ore 10:15. Continua a dominare la volatilità sui mercati azionari, stretti tra le incertezze circa le prossime elezioni per la presidenza degli Stati Uniti, il percorso della Gran Bretagna verso Brexit e – in misura minore – gli esiti del referendum italiano. Quel che sembra sempre più certo è che entro la fine dell’anno la Federal Reserve procederà con il tanto atteso rialzo dei tassi, nonostante gli ultimi dati sul mercato del lavoro americano non abbiano dato la spinta positiva in tal senso mancando le aspettative. In ogni caso, secondo i future sui Fed Funds che anticipano le decisioni di politica monetaria, le possibilità di una stretta a dicembre sono vicine al 70%, mentre erano sotto il 50% meno di un mese fa.

I mercati aspettano la stretta Fed. Samsung blocca il Galaxy Note 7, crollo in Borsa

La crescita delle possibilità di rialzo dei tassi da parte della Fed, entro dicembre (in bianco) sostiene il rafforzamento del dollaro verso le principali divise concorrenti (in blu)

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In questo contesto il dollaro torna a rafforzarsi, così come si rafforza il petrolio: la Russia ha aperto ad allinearsi all’Arabia Saudita nel taglio della produzione annunciato dall’Opec ad Algeri pochi giorni fa, portando nuova fiducia sui mercati perché l’accordo passi alla fase concreta. Gli analisti di Goldman Sachs hanno annotato questa posizione di Mosca come elemento cruciale per l’effettiva applicazione dell’intesa, ma restano scettici sulla sua reale portata sui mercati: i produttori non-Opec potrebbero reagire a un rialzo dei prezzi con un incremento della produzione, vanificando in larga parte la mossa del cartello. La banca d’affari per il momento tiene infatti fissata la sua stima di prezzo del Wti a 52,5 dollari per il prossimo anno. “L’intenzione russa di cooperare con l’Opec spinge i prezzi al rialzo”, commenta a Bloomberg l’analista Toshihiko Matsuno di SMBC Friend Securities. “Nel breve periodo”, dice dopo le esternazioni arrivate dal vertice turco dei ministri dei maggiori Paesi estrattori, “è positivo per le azioni del settore minerario e petrolifero, oltre a migliorare il clima generale dei mercati”. Il prezzo del petrolio resta oggi stabile, dopo il rally di ieri. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cedono 9 cent a 51,26 dollari e quelli sul Brent scendono di 10 cent a 53,04 dollari.

I mercati aspettano la stretta Fed. Samsung blocca il Galaxy Note 7, crollo in Borsa

Il grafico mostra in bianco il livello di produzione dell’Opec, in blu il prezzo del barile di Brent

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I listini europei trattano in ordine sparso dopo l’apertura debole, sulla falsariga di quanto avvenuto ieri. Milano riduce le perdite al -0,1%, Londra gira in rialzo dello 0,3% e Parigi dello 0,1%, mentre Francoforte lima lo 0,2%

In mattinata, chiusura al rialzo per la Borsa di Tokyo: il Nikkei, alimentato dal calo dello yen sul dollaro, ha guadagnato lo 0,98%, a 17.024 punti. Dopo il crollo di Twitter della vigilia, a causa della fuga di potenziali candidati a rilevare il social network, in Asia sono state le azioni di Samsung Electronics ad attirare l’attenzione: sono arrivate a crollare del 7,5% sul mercato di Seul dopo che l’azienda aver annunciato la sospensione delle vendite e la sostituzione del telefono Galaxy Note 7 a cal pericolo di combustioni spontanee a causa di batterie difettose. Da segnalare il calo calo a settembre della Japan economy watchers survey, che misura l’andamento dell’economia reale. L’indice segna 44,8 punti dai 45,6 di agosto.

I mercati aspettano la stretta Fed. Samsung blocca il Galaxy Note 7, crollo in Borsa

Giornate tremende per il titolo Samsung, sceso oggi di oltre il 7 per cento a Seul dopo che l’azienda ha annunciato la sospensione delle vendite e la sostituzione del telefono Galaxy Note 7 a causa del pericolo di combustioni spontanee per le batterie difettose. La notizia ha seguito lo stop alla produzione, che aveva già generato un contraccolpo nei giorni scorsi; bisogna poi ricordare che solo un mese fa c’erano stati richiami per 2,5 milioni di pezzi su scala globale. Per altro, dopo cinque anni di liti la disputa sui brevetti tra Apple e Samsung arriva davanti alla Corte Suprema Usa, la quale oggi si occuperà della multa da 400 milioni di dollari che l’azienda sudcoreana è stata condannata a pagare per aver violato alcuni brevetti sul design della società di Cupertino.

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Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco apre stabile a 134,4 punti (134 la chiusura di ieri sera) con un rendimento all’1,391%. Euro in calo questa mattina sui mercati valutari. La moneta unica europea poco dopo le 8.00 è scambiata a 1,1121 dollari (era a 1,1139 dopo la chiusura di Wall Street di ieri). Rispetto allo yen l’euro è scambiato a quota 115,68.

L’agenda macroeconomica è piuttosto scarica: in Italia si attendono gli sviluppi sulla Nota di aggiornamento del Def con un’audizione del ministro Pier Carlo Padoan, che deve rispondere ai rilievi critici dell’Ufficio parlamentare di bilancio sulle stime di crescita. Secondo gli istituti di statistica Istat, Ifo e Insee il Pil dell’Eurozona accelererà a +0,4% nel quarto trimestre dell’anno. Attesi poi l’indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche, mentre dopo l’Eurogruppo di ieri è la volta dell’Ecofin. Wall Street ripartirà nel pomeriggio dopo la chiusura positiva di ieri: il Dow Jones Industrial ha segnato +0,49% a 18.329 punti e il Nasdaq +0,69% a 5.328. L’oro con consegna immediata è scambiato a 1.255,70 dollari segnando un calo dello 0,3%.

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