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Hertz dichiara bancarotta in USA e Canada

Mag 25, 2020
Hertz dichiara bancarotta in USA e Canada

Hertz, colosso mondiale dell’autonoleggio, ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti e in Canada per via delle difficoltà causate all’azienda dalla pandemia di Coronavirus: lo ha fatto sapere la società in una nota diffusa alla stampa. «L’impatto del COVID-19 sulla domanda di spostamento è stato improvviso e drammatico, causando un brusco calo delle entrate dell’azienda e delle prenotazioni future», spiegano da Hertz. Nel deposito del Chapter 11 negli USA non sono incluse le attività operative in Europa, Australia e Nuova Zelanda.

La pandemia di Coronavirus, azzerando la domanda di Hertz, ha aggravato ancora di più la situazione finanziaria della società, su cui grava un debito di 20 miliardi di dollari. Dopo aver saltato un pagamento lo scorso mese, Hertz non è riuscita a convincere i suoi creditori a concederle più tempo per pagare e cercare di approfittare della riapertura degli Stati Uniti. Il mancato accordo con i creditori ha costretto Hertz a ricorrere al Chapter 11, norma del diritto fallimentare statunitense che consente alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito di un grave dissesto finanziario. La bancarotta, spiegano da Hertz, «proteggerà il valore delle nostre attività, ci consentirà di continuare a operare e servire i nostri clienti e ci offrirà del tempo per gettare più solide fondamenta finanziarie» che consentiranno di «navigare con successo la pandemia e posizionarci per il futuro».

Hertz aveva sperato fino alla fine in un aiuto del governo americano al settore dell’autonoleggio, ma i fondi non sono mai arrivati. E così i buoni risultati della società nei primi due mesi dell’anno, quando i ricavi sono saliti del 6%, non sono valsi a nulla e sono andati in fumo. A pesare è stato il crollo della domanda per l’autonoleggio a marzo, mese in cui gli aeroporti, i luoghi in cui Hertz realizza i maggiori guadagni, sono diventati deserti. Hertz negli ultimi tempi sembrava essersi ripresa dalle grandi difficoltà riscontrate dopo la crisi del 2008, ma il COVID-19 ha sparigliato le carte in tavola.

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