In questi anni Greenpeace è cresciuta e continua a crescere: conta oltre tre milioni di sostenitori, 36 mila volontari in tutto il mondo, a cui si aggiungono migliaia di attivisti, ricercatori e un numero sempre crescente di alleati. Rimangono gli obiettivi di un tempo ne nascono di nuovi. Innanzitutto, rimane aperta la battaglia contro le testate atomiche, perché diversi stati continuano a possederne. Greenpeace punta, dunque, a un Trattato delle Nazioni Unite che le metta al bando.
La sfida più sentita al momento, però, è quella sul clima e, specialmente, la situazione della vita marina, danneggiata dall’acidificazione degli oceani, che assorbono troppa anidride carbonica. Per questo Greenpeace si sta impegnando per ottenere più aree marine protette e meno pesca illegale.
“La maggiore sfida globale dei nostri tempi è la battaglia contro i cambiamenti climatici. – spiega Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia – L’Accordo di Parigi, che ci aspettiamo verrà firmato tra una settimana, è un bel passo in avanti per raggiungere l’obiettivo ambizioso di non superare un grado e mezzo di aumento della temperatura globale e avviare la transizione verso le rinnovabili al 100 per cento per tutti”.
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