L’89% degli italiani non è ancora pronto per le auto a guida autonoma, mentre il 23% addirittura non ne ha mai sentito parlare e solo il 7% pensa che saranno presenti sulle nostre strade nei prossimi 10 anni. Questo è il ritratto abbastanza sconsolante emerso dal sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli e commissionato da IT Taxi, presentato oggi durante l’IT Taxi Smart Mobility Talk, l’evento sul futuro della mobilità promosso da IT Taxi – 3570 e moderato da Marco Montemagno.
Dal sondaggio è emersa anche l’esistenza di un gap tra chi già sfrutta le mobility app – e ne conosce i vantaggi – e chi non ne ha mai installata una (quasi 2 italiani su 3): per colmare questa mancanza di informazioni, IT Taxi ha realizzato una Guida Rapida alla Smart Mobility, scaricabile gratuitamente a questo indirizzo, con il contributo di alcune tra le realtà più rappresentative nel nostro Paese, tra cui BlaBlaCar, car2go, CityMapper, Moovit e altri ancora.
Gli italiani sono meno digitalizzati di quanto ci si possa aspettare in tema di mobility app: solo il 27% ha installato almeno un’app sul proprio smartphone negli ultimi anni, ma la percentuale di chi le usa ogni giorno scende all’8%. Il 19% dichiara di usarle spesso, ma una buona parte degli intervistati dichiara di usarle solo qualche volta (21%) o raramente (10%).
Eppure, secondo l’ultimo censimento ISTAT sul tema (2011), sono quasi 29 milioni le persone che ogni giorno effettuano spostamenti per recarsi sul posto di lavoro o di studio: praticamente la metà della popolazione italiana. Considerando che in dieci anni sono cresciute di circa 2,1 milioni, è ragionevole pensare che questo numero sia ulteriormente aumentato negli ultimi 5 anni.
Sebbene l’apporto positivo dell’innovazione nei servizi destinati a chi viaggia sia percepito da molti, un 73% degli italiani ritiene che la tecnologia non possa sostituire del tutto l’apporto dell’uomo nei trasporti: sorprendentemente è proprio la fascia più giovane (18-34 anni) ad incidere maggiormente su questo dato, con il 43% delle preferenze espresse. Questo tipo di diffidenza si riscontra anche al momento di valutare i mezzi senza pilota. Il 40% degli intervistati pensa che, come un qualsiasi computer, potrebbero smettere di funzionare mentre in uso, e un italiano su tre ritiene che sia importante affiancare a un pilota automatico il controllo umano.
E se le prime auto senza guidatore sulle nostre strade fossero dei taxi? Il 60% non li utilizzerebbe: solo l’8% degli Italiani si è detto favorevole.
“Per il 79% degli italiani le auto che si guidano da sole sono un fenomeno che impiegherà ancora molto tempo a diffondersi, ma si tratta invece di una realtà molto concreta che impatterà moltissimo non solo sul settore taxi, ma anche sul traffico e sulle modalità di spostamento a cui siamo abituati”, ha commentato Loreno Bittarelli, Presidente dell’Unione Radiotaxi d’Italia.