Nidi aperti a Natale a Ozzano e a San Lazzaro. E a Lizzano in Belvedere, dove un servizio educativo sperimentale accoglie i bimbi da zero a sei anni sotto le feste, in aiuto ai genitori che lavorano nel turismo. La nuova e recente direttiva regionale accresce la possibilità di tenere aperti gli asili al sabato, a Natale, Pasqua e durante le vacanze estive. Alcuni Comuni in provincia stanno già facendo da apripista. E il dibattito rimbalza a Bologna. Ad aprirlo è Paolo Marcheselli, presidente dell’istituzione scuola del Comune: “Non chiamiamoci fuori, teniamo aperta la possibilità, almeno discutiamone”.
• LA REAZIONE: “SCONCERTANTE”
La sua è una riflessione che parla genericamente di “flessibilità oraria e di calendario dei servizi educativi da zero a sei anni” messa nero su bianco e indirizzata all’amministrazione su un tema delicato. E che rispetto alla direttiva regionale ha già scatenato la reazione di un gruppo di educatrici comunali: “Così i nidi si sostituirebbero del tutto ai genitori nell’educare i piccoli, diventano infanotrofi: sconcertante”. Marcheselli lancia un sasso, per accendere un dibattito all’interno della gestione dei servizi
• CHI FA DA APRIPISTA
A Bologna è la cooperativa Dolce, che ha nidi in concessione durante l’anno, a gestire i servizi a Natale, accogliendo dal 27 dicembre al 5 gennaio bimbi in età da nido e materna in quattro strutture in città, a Funo, Casalecchio, Valsamoggia, Funo, Altedo e Ozzano. “È un modo per venire incontro alle esigenze delle famiglie”, spiega Luca Lelli sindaco di Ozzano.