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Gentiloni: nella legge Bilancio piano per 2000 invasi anti-siccità

Ott 23, 2017

Il Governo ha stanziato 4,5 miliardi per ridurre le perdite di acqua della rete idrica. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in un passaggio del suo intervento al summit “Acqua e clima. I pi grandi fiumi del mondo a confronto”, a Roma al Campidoglio. Il governo ha stanziato 4 miliardi e mezzo per la riduzione delle perdite dalla rete idrica – ha detto Gentiloni -. Nella legge di bilancio inoltre c’ un piano contro la siccit, per valorizzare l’accumulo in 2000 bacini di piccole e medie dimensioni.

Sul clima: no a passi indietro rispetto agli accordi Parigi

Il tema delle misure anti-siccit si inserisce in quello del contenimento delle emissioni e del riscaldamento globale. Dagli accordi di Parigi sul clima, ha ricordato Gentiloni, non bisogna certamente fare passi indietro e noi ci auguriamo che anche i nostri amici americani tornino sulle loro decisioni. Il tema dei cambiamenti climatici, ha spiegato il premier, chiama in causa quella che Papa Francesco ha definito “globalizzazione della responsabilit”, nel senso che condividiamo una responsabilit comune se vogliamo affrontare problemi di questa dimensione. Una responsabilit che si traduce innanzitutto nella difesa e nell’attuazione degli accordi sul clima di Parigi. Sappiamo che sono degli accordi la cui conclusione non di per s risolutiva. Dobbiamo essere consapevoli – ha aggiunto il capo del Governo – che gli accordi di Parigi sono importantissimi perch sono stati raggiunti ma non sufficiente perch gli accordi di Parigi necessitano di una continua attivit di attuazione per consentire in particolare ai Paesi meno sviluppati di fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico, anche con l’impegno finanziario della comunit internazionale.

Il nesso tra cambiamento climatico e migrazioni

Il cambiamento climatico con la progressiva desertificazione di nuove aree del pianeta ha ripercussioni anche sulla convivenza tra i popoli. Tuttora 800 milioni di persone non hanno nel mondo accesso all’acqua potabile, ha ricordato il presidente del Consiglio. Dietro a questa situazione ci sono rischi di tensioni e guerre, e conseguenze sui fenomeni migratori. Parliamo spesso dei flussi migratori che arrivano nel nostro continente – ha proseguito Gentiloni – ma non dimentichiamo che queste dinamiche ambientali che riguardano laghi e fiumi, producono enormi flussi migratori interni. Ricordiamo il lago Ciad in Africa, dove la crisi si calcola abbia provocato 2 milioni e mezzo di sfollati. Ci sono perfino delle relazioni evidenti fra la crisi idrica del lago Ciad e le minacce terroristiche, fra quella crisi ambientale e l’emergere di Boko Haram in quella zona. L’Italia – ha concluso il capo del Governo – ha dato un contributo per il risanamento del lago Ciad, 10 milioni in due anni.

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