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Galaxy Note 7, problema causato dalla fretta – Webnews

Set 19, 2016

Il Galaxy Note 7 doveva confermare la qualità dei prodotti Samsung. Il phablet è invece diventato sinonimo di scarsa affidabilità, a causa delle batteria difettose che possono esplodere durante la ricarica. Secondo le fonti di Bloomberg, la debacle dell’azienda coreana è da attribuire ai dirigenti che hanno messo troppa pressione agli ingegneri. L’intento era quello di portare il dispositivo sul mercato molto prima dell’iPhone 7 Plus, ma la fretta ha causato enormi danni economici e soprattutto di immagine.

All’inizio dell’anno, i top manager di Samsung avevano ricevuto indiscrezioni in base alle quali il nuovo iPhone avrebbe avuto un design simile al precedente modello e poche funzionalità innovative. Questa poteva e doveva essere un’opportunità da sfruttare per incrementare la quota di mercato e i profitti. I dirigenti hanno quindi sollecitato i fornitori a rispettare scadenze più ravvicinate, nonostante le diverse novità rispetto al Galaxy Note 5, come lo schermo dual edge, il riconoscimento dell’iride e la batteria più capiente.

La serie Galaxy Note ha contribuito nel 2011 alla nascita della categoria phablet, ovvero dispositivi con schermo superiore ai 5 pollici (oggi il termine phablet viene usato per modelli con display da 5,5 pollici e oltre). I consumatori hanno accolto molto positivamente questi smartphone, per cui molti produttori hanno deciso di realizzare phablet. Il previsto lancio dell’iPhone 6s Plus nel 2015 ha costretto Samsung ad anticipare l’annuncio del Galaxy Note 5 al 13 agosto. Il Galaxy Note 7 è stato presentato ancora prima (3 agosto 2016) per avere un discreto vantaggio sull’iPhone 7 Plus. Ma la decisione dell’azienda ha trasformato un possibile trionfo in un fiasco completo.

La batteria è uno dei componenti più delicati di uno smartphone. Per incrementare l’autonomia è necessario aumentare la capacità, senza incrementare lo spessore. Il principale fornitore della batteria da 3.500 mAh del Galaxy Note 7 è Samsung SDI. Pochi giorni dopo l’arrivo sul mercato del phablet sono iniziate ad arrivare segnalazioni su esplosioni innescate durante la ricarica. Samsung ha dichiarato che la causa è il contatto tra anodo e catodo, mentre la Consumer Product Safety Commission (CPSC) degli Stati Uniti afferma che la batteria è troppo grande per il suo alloggiamento. Qualcosa quindi è andato storto durante la progettazione, la produzione o il controllo qualità.

Il problema è stato ora risolto e le vendite riprenderanno nelle prossime settimane in tutto il mondo. Il danno economico stimato supera i 2 miliardi di dollari. Per trovare la liquidità necessaria alla sostituzione dei Galaxy Note 7, il produttore coreano ha venduto una parte delle azioni di Seagate, Rambus e Sharp. Purtroppo per Samsung, il danno di immagine è molto più grande delle perdite finanziarie a breve termine.

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