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Francesco: anche da Papa sono vicino agli omosessuali

Ott 3, 2016

Lo dice con naturalezza: sia da sacerdote che da vescovo, e ora da Papa, Bergoglio prosegue nel suo cammino di vicinanza alle persone omosessuali. Ma non per questo rinuncia alla condanna della teoria del gender. E poi degli annunci importante: nel 2017 andr in India e Bangladesh, a breve creer 13 nuovi cardinali e visiter nelle prossime settimane le zone terremotate, in forma privata.

Lei ha parlato del gender che distrugge il matrimonio. Che cosa direbbe a chi soffre e sente che la sua identit sessuale non corrisponde a quella biologica?

Ho accompagnato nella mia vita di sacerdote, di vescovo e anche di Papa persone con tendenza e con pratica omosessuali. Li ho accompagnati e avvicinati al Signore, alcuni non possono… Ma le persone si devono accompagnare come le accompagna Ges. Quando una persona che ha questa condizione arriva davanti a Ges, lui sicuramente non dir: “Vattene via che sei omosessuale!”. Quello che di cui ho parlato quella cattiveria che oggi si fa con l’indottrinamento della teoria del gender. Mi raccontava un pap francese che a tavola stava parlando con i figli, e ha domandato al ragazzo di dieci anni: “Tu che cosa voi fare da grande?”. “La ragazza!”. E il pap si accorto che nei libri di scuola si insegnava la teoria del gender, e questo contro le cose naturali. Una cosa che una persona abbia questa tendenza o questa opzione, o anche chi cambia il sesso. Un’altra cosa fare l’insegnamento nelle scuole su questa linea, per cambiare la mentalit. Queste io le chiamo colonizzazioni ideologiche. L’anno scorso ho ricevuto una lettera di uno spagnolo che mi raccontava la su storia di bambino e di ragazzo. Era una bambina, una ragazza che ha sofferto tanto. Si sentiva ragazzo ma era fisicamente una ragazza. Lo aveva raccontato alla mamma dicendo di volersi fare l’intervento chirurgico. Ha fatto l’intervento, ora un impiegato di un ministero in Spagna. andato dal vescovo e lo ha accompagnato tanto. Un bravo vescovo questo, “perdeva” tempo per accompagnare quest’uomo. Poi si sposato, ha cambiato questa identit civile e lui – che era lei ma lui – mi ha scritto che sarebbe stato di consolazione per lui venire da me. Li ho ricevuti. Mi ha raccontato che nel quartiere dove lui abitava c’era un vecchio sacerdote, il vecchio parroco, e c’era il nuovo. Quando il nuovo parroco lo vedeva, lo sgridava dal marciapiede: “Andrai all’inferno!”. Quando trovava il vecchio, gli diceva: “Da quanto tempo non ti confessi? Vieni, vieni..”. La vita la vita, e le cose si devono prendere come vengono. Il peccato il peccato. Le tendenze o gli squilibri ormonali danno tanti problemi e dobbiamo essere attenti a dire che tutto lo stesso: ogni caso accoglierlo, accompagnarlo, studiarlo, discernere e integrarlo. Questo quello che farebbe Ges oggi. Per favore per adesso non dite: il Papa santificher i trans! Gi mi vedo gi le prime pagine dei giornali… un problema umano, di morale. E si deve risolvere come si pu, sempre con la misericordia di Dio, con la verit, ma sempre col cuore aperto.

Lei ieri ha parlato di una guerra mondiale contro il matrimonio con parole forti contro il divorzio. Ma nei mesi scorsi si era parlato di accoglienza per i divorziati.

Amoris laetitia (il documento post-Sinodo, ndr) parla di come trattare questi casi, le famiglie ferite, e c’entra la misericordia. Le debolezze umane esistono, i peccati esistono, ma sempre l’ultima parola non ce l’ha la debolezza, non ce l’ha il peccato, ma la misericordia! Nel matrimonio ci sono i problemi, e come si risolvono? Con quattro criteri: accogliere le famiglie ferite, accompagnare, discernere ogni caso e integrare. Questo significa collaborare in questa ricreazione meravigliosa che ha fatto il Signore con la redenzione. C’ il peccato, la rottura, ma anche la cura, la misericordia, la redenzione.

Quando andr a trovare i terremotati italiani e come sar questa visita?

Mi sono state proposte tre date, due non le ricordo, la terza la prima domenica di Avvento. Appena rientrato sceglier la data. Far una visita privata, da solo, come sacerdote, come vescovo e come Papa. Vorrei essere vicino alla gente, ma non so ancora come.

Quali saranno i viaggi internazionali del 2017?

Andr in Portogallo, e andr soltanto a Fatima. Andr quasi di sicuro in India e Bangladesh. In Africa non sicuro, dipende da situazione politica e dalle guerre. In Colombia: ho detto che se il processo di pace riesce, quando tutto sar blindato, se vince il plebiscito, quando tutto sia sicuro e non si pu tornare indietro, potrei andare….

Quali difficolt impediscono una visita del Papa in Cina?

Le relazioni tra Vaticano e Cina si devono fissare in un buon rapporto, ci vuole tempo. Le cose lente vanno bene, quelle fatte in fretta no. Il popolo cinese ha la mia stima. L’altro giorno all’Accademia delle scienze c’ stato un convegno e c’era una delegazione dalla Cina: il presidente cinese mi ha mandato un regalo. Mi piacerebbe andare, ma non penso ancora….

Il vescovo Lebrun (di Rouen, la citt dove stato ucciso il sacerdote francese) ha detto che lei ha autorizzato a derogare l’attesa di cinque anni per iniziare il processo di beatificazione di padre Hamel, ucciso in chiesa dai fondamentalisti…

S, l’intenzione fare le ricerche necessarie per vedere se ci sono le ragioni per farlo beato. Non bisogna perdere le testimonianze fresche, quello che ha visto la gente.

Che cosa deve accadere per arrivare a una pace permanente tra Armenia e Azerbaigian (per il conflitto sul Nagorno Karabakh)?

L’unico cammino il dialogo sincero, faccia a faccia, senza accordi sottobanco. Un negoziato sincero. E se non si pu arrivare a questo, bisogna avere il coraggio di andare a un Tribunale internazionale, all’Aia per esempio, e sottomettersi al giudizio internazionale. L’altra via la guerra. Ma con la guerra si perde tutto!.

Per il prossimo premio Nobel per la pace ci sono vari candidati. Lei chi spera che vinca?

C’ tanta gente che vive per fare la guerra, per fare la vendita delle armi, per uccidere. Ma anche c’ tanta gente, tanta, che lavora per la pace. Non saprei dire quale persona scegliere, difficile. Mi auguro che a livello internazionale ci sia un ricordo, una dichiarazione sui bambini, sugli invalidi, sui minorenni, sui civili morti sotto le bombe delle guerre. Credo che quello sia un peccato contro Ges Cristo, perch la carne di quei bambini, di quella gente ammalata, di quegli anziani indifesi, la carne di Ges Cristo. Bisognerebbe che l’umanit dicesse qualcosa sulle vittime delle guerre.

Un cattolico chi dovrebbe scegliere fra i candidati alle elezioni negli Usa: uno lontano in molti punti dall’insegnamento della Chiesa, e l’altro che ha fatto certe dichiarazioni sugli immigrati e sulle minoranze…

Mi fa una domanda difficile, perch secondo lei ci sono difficolt in uno e nell’altro. In campagna elettorale io mai dico una parola. Il popolo sovrano e soltanto dir: studia bene le proposte, prega e scegli in coscienza! Poi esco dal caso specifico: quando succede che in un Paese qualsiasi ci sono due, tre quattro candidati che non danno soddisfazione a tutti, significa che la vita politica di quel Paese forse troppo politicizzata ma non ha tanta cultura politica. Ci sono Paesi – penso all’America latina – che sono troppo politicizzati ma non hanno cultura politica, senza un pensiero chiaro sulle basi, sulle proposte.

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