MILANO – La Fed lascia i tassi di interesse invariati. Il costo del denaro resta fermo in una forchetta fra l’1,25% e l’1,50%. La decisione è stata presa al termine della due giorni di riunione, l’ultima presieduta da Janet Yellen.
Come ampiamente previsto, il Federal open market committee – il braccio di politica monetaria della Federal reserve – ha lasciato i tassi all’1,25-1,5%, il livello a cui furono portati il mese scorso con una stretta di 25 punti base. Quello fu il terzo rialzo del costo del denaro del 2017, il quinto dal giugno 2006. Lo ha comunicato la Banca centrale Usa alla fine della sua prima riunione del 2018, l’ultima con al comando il governatore Janet Yellen: la prima donna alla guida della Fed terminerà il suo mandato quadriennale il 3 febbraio, quando passerà ufficialmente il testimone al repubblicano Jerome Powell (membro del board dell’istituto dal 2012). Yellen ha avuto l’ultima occasione di rispondere alle domande della stampa nella conferenza del 13 dicembre scorso. Oggi infatti è prevista solo la diffusione del comunicato della Banca centrale Usa. Il prossimo meeting è in calendario il 20 e 21 marzo prossimi. In quell’occasione, la Fed dovrebbe alzare i tassi e diffonderà le nuove stime economiche e quelle sul passo previsto delle prossime strette. Poi Powell affronterà per la prima volta la stampa.