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Farnesina hackerata nel 2016, sospetti sui russi. «Subito rafforzata la sicurezza»

Feb 10, 2017

L’attacco hacker alla Farnesina nel 2016, riportato oggi dal Guardian, una vicenda di cui sono gi a conoscenza le autorit italiane. E difatti, a seguito della prima aggressione, c’ stato subito un intervento di rafforzamento. Ma in ogni caso dal ministero degli Esteri si tiene a precisare che non si trattato di attacchi al sistema informatico criptato attraverso il quale si veicolano le informazioni pi rilevanti e delicate bens al sistema di gestione delle e-mail del personale della Farnesina e delle Ambasciate.

Secondo chi indaga, quindi, l’azione di cyberspionaggio non sarebbe riuscita a carpire informazioni secretate. L’indagine stata avviata a seguito di una informativa giunta a Piazzale Clodio da parte del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia postale. Nel procedimento si ipotizzano una serie di reati come procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo aggravato a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e spionaggio politico e militare.

L’oggetto dell’attacco malware

La Russia viene sospettata da funzionari italiani di essere dietro un attacco hacker che l’anno scorso avrebbe compromesso le comunicazioni via mail ed durato per mesi prima che fosse rilevato. Secondo il quotidiano inglese nell’esclusiva per l’edizione on line l’operazione avrebbe avuto luogo la primavera scorsa senza coinvolgere, appunto, le comunicazioni contenenti informazioni classificate. Paolo Gentiloni, all’epoca dei fatti ministro degli Esteri, non sarebbe stato oggetto dell’attacco secondo la fonte del Guardian, che ha spiegato come il capo del governo abbia evitato di usare la email durante il periodo in cui era ministro degli Esteri. Gli uffici “sul campo” della Farnesina comprese ambasciate e membri dello staff che riportano a Roma sui meeting con rappresentanti di esecutivi stranieri sarebbero stati oggetto dell’attacco malware. Ma il funzionario governativo citato dal giornale ha affermato che le informazioni sensibili non sono state colpite perch sono state anch’esse crittografate.

Ma per Mosca non esiste prova dell’attacco

Non ci sono fatti che provano questa affermazione, si limita a dire intanto all’Ansa la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Aggiungendo che la parte italiana pu contattare direttamente i colleghi russi.

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