Il GP Italia F1 è passato da oltre un mese e mezzo ma, evento davvero molto raro di questi tempi, una moderna monoposto di F1 è in pista sullo stradale brianzolo per dei test. Non si tratta di una vettura che corre l’attuale Mondiale (questioni anche di normative, ndr) ma non è poi troppo vecchia, quindi parecchio simile a quelle in uso nei sistemi e nelle reazioni ma, soprattutto, il giovanissimo pilota diciassettenne che gira, a porte chiuse con livrea anonima, per acquisire dimestichezza con parte dei suoi strumenti di lavoro del prossimo anno, è uno di cui sentiremo sempre più parlare.
Anche perché già gli addetti ai lavori ne parlano, piuttosto benino, perché ha vinto il campionato europeo F3 2016, è stato nel programma Ferrari per le giovani promesse, ha vinto gare in F4 Italia e, dulcis in fundo, pare proprio che prenderà, anche se l’annuncio ufficiale non è al momento pervenuto forse per alcune questioni di età, un posto di conduttore Williams nel Campionato F1 2017: Lance Stroll, classe 1998, nazionalità canadese e una famiglia benestante alle spalle con interessi modaioli e di recente anche motoristici di alto profilo (come possedere un circuito e sponsorizzare, o rilevare quote di uno storico Team F1 britannico).
Staremo a vedere se dopo Verstappen junior, un altro ragazzo delle nuove generazioni si permetterà il lusso di esibire oltre talento e sponsor anche quel pizzico di spregiudicatezza che tanto serve ai piloti moderni, per divenire personaggi popolari, con pregi e difetti anche evidenti al pubblico; ma fortunatamente umani e che, sostanzialmente, quando non arrecano danni fanno niente meno che il dovere e piacere di un giovane pilota qualora arrivi nella massima formula meritandosi (in questo caso smentendo chi possa pensare ai soli, pur forti, aiuti paterni) una vettura competitiva.