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Effetto Draghi sui mercati: vola Piazza Affari, lo spread al ribasso vede quota 100

Feb 3, 2021

L’annuncio che Mario Draghisalirà al Quirinale per ricevere l’incarico a formare un esecutivo “di alto profilo” dal presidente Mattarella si propaga immediatamente sui mercati finanziari, che ben conoscono il suo volto e curriculum culminato con gli otto anni di presidenza alla Bce: Piazza Affari scatta fin dalle prime battute con le banche grande protagoniste e lo spread tra Btp e Bund cala vedendo la soglia psicologica di 100 punti base.

Già i future sul Ftse Mib erano andati in fibrillazione alla notizia che Draghi sarebbe stato ricevuto da Mattarella. L’apertura ufficiale degli scambi conferma il movimento: Piazza Affari si conferma in rialzo oltre il 2% a metà mattina, con le banche che beneficiano dell’ondata di attenzione da parte degli investitori e del rafforzamento dei titoli di Stato di cui sono tradizionali detentori. Intesa Sanpaolo e Unicredit volano del 5 per cento circa, bene anche Atlantia che confida che un simile uomo di mercato (e dg al Tesoro ai tempi delle privatizzazioni delle Autostrade) possa risolvere in poco tempo il problema. Positivi, comunque, tutti i listini in queste sedute.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si muove in calo a 105 punti base, dai 112 della vigilia. Il rendimento del decennale italiano benchmark scende in avvio di contrattazioni sotto 0,6% dallo 0,65%.

Le reazioni di investitori e banche d’affari

L’ex governatore della Bce è senza dubbio la miglior opzione possibile per la guida dell’Italia, agli occhi degli investitori. “Mr. Whatever it takes”, viene appellato da Bloomberg nella newsletter mattutina che riassume i principali fatti del momento, balzando nella ristretta cerchia di eventi in grado di orientare la giornata dei mercati. Secondo l’agenzia Usa la reazione degli operatori non può che esser positiva: Draghi come l’uomo in grado di porre fine all’ingovernabilità del Paese.

In un report mattutino, gli analisti di Unicredit ricordano comunque come la situazione sia “altamente incerta” e a svolgere un ruolo “chiave” sia il M5s. In ogni caso, “dato l’alto profilo di Draghi e la pressione esercitata dal presidente Mattarella per dare una soluzione a un fallimento di parte della politica nel gestire il Paese, le probabilità più alte sono che la soluzione della crisi sia la formazione di un governo istituzionale. e questo probabilmente sarà visto, specialmente dai mercati, come un’ottima soluzione almeno nel breve periodo”.

Mario Draghi sarà presidente del Consiglio, una volta accettato l’incarico, dal momento del giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Solo dopo è previsto il passaggio alle Camere a cui il premier si presenta per chiedere la fiducia esponendo il suo programma.

In caso la fiducia gli venisse negata dunque, il premier resterebbe comunque in carica per gli affari correnti fino alla formazione di un nuovo esecutivo o, in caso di elezioni anticipate, fino alla nascita del nuovo governo dopo il voto. Visti i tempi tecnici necessari per una campagna elettorale e per l’incarico di un governo dopo l’insediamento delle nuove Camere, sarebbe comunque Draghi a scrivere il piano italiano per il Next generation Ue.

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