• 5 Maggio 2024 14:36

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È morto a 109 anni Robert Marchand, il ciclista dei record ultracentenari

Mag 22, 2021

AGI – Il ciclista francese dei record ultracentenari, Robert Marchand, è morto a 109 anni dopo essere diventato famoso per le sue imprese in bicicletta nonostante l’età avanzata. Il suo motto, un vero inno alla vita, era “non bisogna mai fermarsi” e, in molte interviste, Marchand aveva raccontato di non temere la morte ma solo la paralisi e l’impossibilità di potersi muovere in libertà. La sua ultima impresa pre-Covid, datata 26 novembre 2018, sono stati i 15 chilometri, percorsi in sella, per festeggiare il suo il 107 compleanno. 

Il ritorno in pista a sessant’anni

Nato il 26 novembre 1911 ad Amiens, Robert Marchand si è preso una grande rivincita dopo aver rinunciato, all’età di 20 anni, a una carriera di ciclista professionista. Una scelta difficile e arrivata su consiglio dei medici che dubitavano delle sue capacità da professionista vista l’esile corporatura, appena 1 metro e 50 d’altezza, e la fragile muscolatura. Per questo non è tornato in bicicletta fino a quando non ha superato i sessant’anni quando ha deciso di riscattare quella scelta sbagliata e di riprendere quel sogno interrotto.

Negli ultimi anni aveva stabilito il record dell’ora per gli over 100 e poi per gli over 105, e ha vinto il titolo di campione del mondo di ciclismo su strada per gli over 105. Il tutto sempre con la maglia gialla e viola de L’Ardéchoise, la popolare corsa locale che lo aveva adottato come mascotte.

Il segreto della sua longevità

Marchand non aveva dubbi sul segreto della sua longevita’: “sport”, “molta frutta e verdura”, “non troppo caffé”, “niente sigarette” e “pochissimo alcol”. Una condotta di vita esemplare ma non troppo rigida e sempre all’aria aperta. Nella sua prima vita, l’uomo ha svolto moltissimi lavori: da pompiere a coltivatore di canna da zucchero, da commerciante di vini a giardiniere. Era impegnato anche in politica con la partecipazione attiva al partito comunista locale.

Dopo aver vissuto due guerre mondiali, la guerra fredda e anni di vagabondaggio in Venezuela e Canada, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in un modesto studio a Mitry-Mory, a nord di Parigi. Il membro più famoso del club ciclistico locale, Cyclos mitryens, si allenava sulla sua cyclette per sfuggire al freddo e al traffico stradale. La perdita dell’udito, infatti, rendeva pericolose per lui le corse all’aperto. Robert Marchand non c’è più ma, grazie alle sue imprese, ha trasmesso la sua voglia di vivere a intere generazioni. 

AGI – Il ciclista francese dei record ultracentenari, Robert Marchand, è morto a 109 anni dopo essere diventato famoso per le sue imprese in bicicletta nonostante l’età avanzata. Il suo motto, un vero inno alla vita, era “non bisogna mai fermarsi” e, in molte interviste, Marchand aveva raccontato di non temere la morte ma solo la paralisi e l’impossibilità di potersi muovere in libertà. La sua ultima impresa pre-Covid, datata 26 novembre 2018, sono stati i 15 chilometri, percorsi in sella, per festeggiare il suo il 107 compleanno. 
Il ritorno in pista a sessant’anni
Nato il 26 novembre 1911 ad Amiens, Robert Marchand si è preso una grande rivincita dopo aver rinunciato, all’età di 20 anni, a una carriera di ciclista professionista. Una scelta difficile e arrivata su consiglio dei medici che dubitavano delle sue capacità da professionista vista l’esile corporatura, appena 1 metro e 50 d’altezza, e la fragile muscolatura. Per questo non è tornato in bicicletta fino a quando non ha superato i sessant’anni quando ha deciso di riscattare quella scelta sbagliata e di riprendere quel sogno interrotto.
Negli ultimi anni aveva stabilito il record dell’ora per gli over 100 e poi per gli over 105, e ha vinto il titolo di campione del mondo di ciclismo su strada per gli over 105. Il tutto sempre con la maglia gialla e viola de L’Ardéchoise, la popolare corsa locale che lo aveva adottato come mascotte.
Il segreto della sua longevità
Marchand non aveva dubbi sul segreto della sua longevita’: “sport”, “molta frutta e verdura”, “non troppo caffé”, “niente sigarette” e “pochissimo alcol”. Una condotta di vita esemplare ma non troppo rigida e sempre all’aria aperta. Nella sua prima vita, l’uomo ha svolto moltissimi lavori: da pompiere a coltivatore di canna da zucchero, da commerciante di vini a giardiniere. Era impegnato anche in politica con la partecipazione attiva al partito comunista locale.
Dopo aver vissuto due guerre mondiali, la guerra fredda e anni di vagabondaggio in Venezuela e Canada, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in un modesto studio a Mitry-Mory, a nord di Parigi. Il membro più famoso del club ciclistico locale, Cyclos mitryens, si allenava sulla sua cyclette per sfuggire al freddo e al traffico stradale. La perdita dell’udito, infatti, rendeva pericolose per lui le corse all’aperto. Robert Marchand non c’è più ma, grazie alle sue imprese, ha trasmesso la sua voglia di vivere a intere generazioni. 

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