Sarà deciso poco prima del Consiglio dei ministri di questa sera il destino della candidatura di Torino ad ospitare a partire dal 2021 e per cinque anni le Atp Finals di tennis, il torneo Master che riunisce gli otto tennisti migliori al mondo dell’anno, e che attualmente si svolge a Londra. Il governo dovrebbe prendere una posizione definitiva sui 78 milioni di euro di garanzie che andrebbero assicurati, in 5 anni, all’Atp, l’associazione dei tennisti professionisti che organizza il torneo Master che conclude la stagione.
Ma l’esecutivo è, anche in questo caso, spaccato: da un lato i 5 Stelle favorevoli alla candidatura, anche come “risarcimento” per l’esclusione dalla partita Olimpiadi del capoluogo piemontese a guida grillina; dall’altro la Lega, contraria ad allentare i cordoni della borsa.
La trattativa andrà avanti fino all’ultimo minuto utile, visto che entro domani la comunicazione deve arrivare all’Atp, ma il sottogretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, non ha sciolto le riserve sull’impegno finanziario da parte del governo e sembra orientato a non concederle. Una circostanza che farebbe tramontare definitivamente la candidatura torinese, inserita nella short list insieme a Tokio, Singapore, Manchester e di nuovo Londra.“Tifiamo tennis e speriamo che la situazione si sblocchi, ma mi sembra incredibile che ci sia questo problema – ha spiegato a Repubblica Evelina Christillin, presidente della fondazione del Museo Egizio, ma soprattutto componente del comitato esecutivo dell’Uefa e organizzatrice delle Olimpiadi di Torino 2006 – Non vorrei solo che si perdesse tempo perché si pensa ci siano altre questioni che pesano di più in questo momento e che per il torneo Atp si potrà ottenere una proroga. Su questo lo dico chiaramente: non ci saranno proroghe perché queste organizzazioni hanno scadenze rigide. O il 15 ci sono le garanzie o siamo fuori. Il governo a parole si è sempre detto molto impegnato perché le manifestazioni sportive arrivino in Italia”.
L’omologo di Giorgetti nel M5s, Simone Valente, si sta spendendo in tutti i modi per arrivare a una soluzione e anche ieri ci sono stati alcuni incontri per trovare un accordo, ma per ora il via libera ai fondi per Torino da parte dei leghisti non è arrivato. Nostante le prese di posizione pubbliche, come quella del presidente della Camera di Commercio di Torino, Vincenzo Ilotte, e dell’assessore allo Sport, Roberto Finardi, o private, come quelle della sindaca Chiara Appendino, “siamo in una situazione di stallo” ammettono fonti del governo.