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Domenica a Ventotene la “Natalonga per l’Europa”, a nuoto dall’isola di Santo Stefano

Lug 17, 2019

PRONTI a una nuotata in un’Europa libera e unita? L’appuntamento è per domenica con “Natalonga per l’Europa. Un tuffo nel sogno dei padri fondatori”, l’iniziativa in programma il 21 luglio con partenza dall’isola di Santo Stefano e arrivo, a nuoto, nell’isola di Ventotene dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero il Manifesto per un’Europa libera e unita, ancora oggi una bussola per chi non crede che la ricetta per prosperare sia alzare muri ai confini nazionali.

La bracciata per l’Europa è stata promossa dalla Fondazione Benvenuti in Italia, dall’associazione Acmos, dall’Università Roma Tre e dal Comune di Ventotene. “Venite a nuotare con noi – invita Davide Mattiello, presidente della Fondazione Benvenuti in Italia e uno degli organizzatori dell’iniziativa – la politica ha una responsabilità specifica rispetto ad altre forme di impegno: quella di individuare l’azione che in un certo momento storico può tradurre in concreto un intero universo di valori, bisogni, speranze”.

Saranno 1.700 metri di nuotata dall’isola di Santo Stefano alla spiaggia di Calanave, con partenza alle 9,30 e spaghettata finale al termine della premiazione. L’iscrizione alla Natalonga costa 10 euro e comprende cuffia, maglietta, numero di gara e spaghettata.

Si nuota per ricordare che “le radici dell’Unione europea risiedono nell’antifascismo e nella lotta ai totalitarismi, per rivendicare una nuova Europa fondata sull’uguaglianza dei diritti. Fu a Ventotene – scrivono gli organizzatori – che il regime di Mussolini mandò in esilio molti dissidenti e oppositori alla dittatura. E fra loro, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, che proprio sull’isola concepirono i primi passi di quel cammino verso un’unione che ancora oggi, dopo 70 anni assicura pace e libertà. Fu sull’isola che scrissero, nella primavera del 1941, Per un’Europa libera e unita, un primo testo che divenne il progetto politico noto come Manifesto di Ventotene”.

Nel documento dei padri fondatori l’unificazione dell’Europa in senso federale viene indicata come l’unica soluzione per la salvezza della civiltà europea. La Natalonga per l’Europa è stata pensata per raggiungere simbolicamente a nuoto quel traguardo.

“Noi – contina Mattiello – siamo convinti che occorra fare dell’Europa una repubblica: una legge, uguaglianza di diritti e di doveri, una politica fiscale e di sicurezza sociale, una di difesa ed estera. Troppo difficile? È più difficile convivere con la guerra ai poveri, la guerra per accaparrarsi risorse scarse, il puzzo soffocante delle mafie e della corruzione, il collasso ambientale. Fare dell’Europa una Repubblica per contrastare il rischio più grande che non è il ritorno del fascismo ma la dissoluzione dello spazio pubblico inteso come bene comune da governare attraverso la democrazia. I gesti simbolici allora sono premessa delle azioni politiche: una bracciata dopo l’altra”.

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