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Tra l’Italia e gli ottavi c’è il cuore di Ibra

Giu 16, 2016

Dodici anni fa ci butt fuori dagli Europei di Portogallo 2004 con un tacco (con cui impose l’1 a 1 agli azzurri del Trap) e un biscotto (lo scontato 2 a 2 con cui danesi e svedesi si accordarono, di fatto, per rimandarci a casa). Di gol, di prodezze, di scudetti, di colpi di testa (in tutti i sensi…) ne son passati da allora: 12 anni in cui Ibra diventato juventino, interista e milanista, ha fatto una capatina a Barcellona, diventato nuovo re di Parigi. L’unico cruccio? Non essersi mai acceso abbastanza per illuminare con la sua luce immensa la Champions League, proprio lui che completa l’empireo ideale del football mondiale di questi anni, insieme a Messi e Cristiano Ronaldo.

Ora, sancito l’addio dal Psg, per Zlatan tempo di firmare l’ultimo contratto pesante della sua carriera. Soprattutto, nel cuore del campione, sta maturando la consapevolezza che deriva dal fascino, l’emozione, il brivido delle cose ultime, dei momenti finali. Non a caso chi lo conosce bene lo descrive eccitato e voglioso di far bene, in vista del duello con gli i ragazzi di Antonio Conte. Potrebbe essere l’ultimo incrocio, su un palcoscenico cos prestigioso, con quella Nazionale e quel Paese con cui tanto e tante volte ha intrecciato il proprio destino. Ma l’Italia potrebbe comunque rientrare nel futuro di Zlatan, e nel modo pi inatteso, cio magari come destinazione ultima della sua carriera da stella del calcio globale.

“Perch no? Ibrahimovic ma all’Italia, un Paese dove sia lui che la sua famiglia si sentono a casa – sottolinea Jennifer Wegerup, giornalista svedese in questi giorni al seguito del’ItalConte e amica di lunga data di Ibra -. Quale destinazione? Tante possibili, perch Ibra ora pi che soldi vuole serenit e qualit dell avita. Il Milan? Per ora difficile. Dite che ha gi firmato con lo United? E allora perch non lo avrebbe gi detto? Piuttosto c’ una suggestione…” E la collega suggerisce cos una pista ancora poco battuta:” Perch no il Napoli? Ibra sempre rimasto colpito dall’ entusiasmo, la passione, i colori del San Paolo. E poi a Napoli sarebbe il re, come soltanto Maradona lo gi stato prima di lui”.

Stuzzicante, non c’ che dire, l’idea di vedere Ibrahimovic competere in maestosit con l’ombra del Vesuvio e quella del “Diez” per eccellenza. Cos come affascinante l’altro sogno che il gigante svedese colptiva in questi giorni. Un sogno a cinque cerchi, visto che Ibrahimovic tra i pre-convocati della Svezia per le olimpiadi di Rio de Janeiro che scattano il prossimo 5 agosto per concludersi il 21. Ecco, Ibra sogna di giocare con la maglia della sua Nazionale per conquistare l’oro olimpico a Rio. Perci, sta cercando una squadra che, oltre a garantirgli ingaggio e prospettive i primo livello, sappia anche accettare l’idea di abbracciarlo con qualche giorno di ritardo, consentendogli di coronare questo sogno olimpico, coronamento di una carriera da vero top player.

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