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Dimettersi per combattere l’autocensura tra scienziati americani

Ott 21, 2021

David Romps, direttore del’Atmospheric Sciences Center dell’Università californiana di Berkeley si è dimesso lunedì. Ha spiegato così la sua decisione, in un thread di Twitter che riportiamo integralmente: “Mi dimetto dal ruolo di direttore dell’Atmospheric Sciences Center di Berkeley (Basc). Per ridurre le probabilità che la mia decisione sia raccontata in modo fuorviante, la voglio spiegare qui. Lo scorso mese, il dipartimento di Scienze della Terra, Atmosferiche e del Pianeta del Massachusetts Institute of Technology (Mit) ha cancellato una lezione scientifica a causa delle idee politiche di uno scienziato invitato lì a parlare. Questo scienziato fa un lavoro eccellente nelle aree di interesse del Basc (era venuto a trovarci su nostro invito nel 2014). Quindi ho chiesto alla facoltà del Basc di invitare noi questo scienziato a parlare nei prossimi mesi per ascoltare le lezioni scientifiche che ha preparato, riaffermando che il Basc è una organizzazione puramente scientifica, non politica. Nella discussione che ne è scaturita al Basc, mi è diventato poco chiaro se avessimo potuto invitare questo scienziato non dico ora, ma nemmeno in futuro. Speravo che potessimo metterci d’accordo sul fatto che il Basc non prende in considerazioni le opinioni politiche o sociali di un individuo quando seleziona gli speaker per i suoi eventi, fatta eccezione per i casi nei quali tali opinioni determini una aspettativa ragionevole sul fatto che i membri della nostra comunità possano essere trattati con mancanza di rispetto. Sfortunatamente, non è chiaro quando e se sia possibile trovare un accordo su questo punto. La missione dichiarata del Basc è di servire come ‘l’hub della ricerca dell’Università di Berkeley sulla scienza e sull’atmosfera, le sue interazioni con i sistemi della terra e il futuro del clima della terra’. Sono convinto che questa missione abbia la più grande possibilità di avere successo quando la tenda è costruita nel modo più ampio possibile, con rispetto anche della etnia, del gender, dell’età, della disabilità, dell’orientamento sessuale, della religione, dello status familiare e delle idee politiche. Escludere delle persone per le loro idee politiche e sociali diminuisce il gruppo di scienziati con cui i membri del Basc possono interagire e riduce le opportunità di imparare e di collaborare. In modo più generale, questa esclusione segnala che certe opinioni, anche quelle in buona fede, sono vietate, e così l’autocensura cresce, si svilisce il discorso pubblico e si contribuisce alla balcanizzazione politica del nostro paese. Ho il massimo rispetto per il Basc e la facoltà, i miei amici e colleghi, ed è stato un grande onore lavorare come direttore negli ultimi cinque anni. Ma non è mai stata mia intenzione quella di guidare un’organizzazione che sia politica o anche solo ambiguamente politica. Per questo, lascerò il ruolo di direttore alla fine dell’anno o quando sarà deciso il mio sostituto, se dovesse accadere prima”.

 

Lo scienziato che è stato respinto dal Mit, dopo essere stato invitato, è Dorian Abbot, da dieci anni professore del dipartimento di Scienze geofisiche all’Università di Chicago. Abbot ha raccontato la sua vicenda il 5 ottobre scorso su “Common Sense”, la neewsletter di Bari Weiss, l’autrice che l’anno scorso si era dimessa dal New York Times denunciando l’autocensura sempre più pervasiva dentro al quotidiano. Abbot ha scritto: “Nell’autunno del 2020 ho cominciato a difendere in modo pubblico la libertà accademica e le valutazioni basate sul merito. Ho registrato dei piccoli video su YouTibe nei quali spiegavo l’importanza di trattare ogni persona come un individuo che merità dignità e rispetto. In un contesto accademico, questo significa dare a ognuno pari ed eque opportunità quando si candidano per un posto di lavoro e permettere a ognuno di esprimere le proprie opinioni liberamente, pure se non le si condividono”. Da lì è cominciata la “cancellazione” a opera di studenti dell’Università di Chicago sui social e si è diffusa fino agli studenti del Mit, che l’hanno avuta vinta: il direttore del Mit ha telefonato ad Abbot dicendogli che aveva annullato l’evento cui avrebbe dovuto partecipare “per evitare controversie”. Le ragioni della cancellazione non avevano a che fare con i temi scientifici di cui si occupa Abbot.

Oggi l’Università di Princeton ospita (su Zoom) il professor Abbot. Il professore di Princeton Robert George che lo ha invitato ha detto di aver aumentato il numero delle persone che possono partecipare alla lezione perché sono arrivate moltissime richieste.

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